Le sanzioni colpiscono le linee del gas
Restrizioni sul gas fornito in Germania e Italia
Vita gazette – Gazprom, società russa del gas, chiude i rubinetti. Ha deciso di tagliare le forniture di gas all’Europa, in particolare Germania e Italia. Una restrizione dell’offerta del 40% è stata imposta alla Germania e del 15% all’Italia. Il motivo è stato spiegato perché una turbina inviata in Germania non è stata riparata a causa delle sanzioni contro la Russia.
La guerra in Ucraina brucia chi la tocca, chi la alimenta e chi versa gas nel fuoco. La compagnia russa del gas Gazprom ha ridotto le forniture di gas naturale attraverso un importante gasdotto verso la Germania. La società ha affermato che i flussi attraverso il gasdotto, Nord Stream 1, sarebbero stati ridotti del 60%, un giorno dopo aver annunciato una riduzione del 40%.
Gazprom ha spiegato il motivo della diminuzione della fornitura di gas come segue:
“I tagli sono stati necessari perché una turbina per una stazione di compressione nella Russia nord-occidentale è stata inviata in riparazione e non è stata restituita in tempo. Siemens Energy, il produttore tedesco della turbina, ha affermato che la turbina era stata inviata in Canada per la manutenzione presso una struttura specializzata a Montreal e che il suo ritorno era stato ritardato a causa delle sanzioni di Ottawa alla Russia. Siemens Energy ha detto che stava cercando di risolvere la situazione”.
“Ovviamente è la strategia per sconvolgere e aumentare i prezzi”.
Ma Robert Habeck, ministro dell’economia tedesco said ai giornalisti: “La giustificazione della parte russa è semplicemente un pretesto. Ovviamente è la strategia per sconvolgere e aumentare i prezzi”.
Gazprom ha successivamente annunciato che avrebbe spento un’altra turbina lungo il gasdotto Nord Stream 1 e ridotto il volume della fornitura di gas a 67 milioni di metri cubi al giorno. In altre parole, dopo il primo calo del 40% del volume di gas inviato in Ue, arriva un altro 33% di restrizione.
15% per Italia
Gazprom ha comunicato a Eni la riduzione del 15% delle forniture di gas destinate all’Italia. Questa decisione arrivata il giorno dopo che il colosso con sede a Mosca ha annunciato il taglio del 40% dei flussi attraverso il Nord Stream, gasdotto cruciale per le esportazioni russe in Europa.
Una stretta motivata da “problemi tecnici”, che nell’immediato crea disagi soprattutto alla Germania, che così perde quasi un quarto del proprio fabbisogno di gas. La compania spiegato che hanno bloccato una turbina della Siemens e comportato il taglio delle forniture: il Nord Stream potrà erogare 100 milioni di metri cubi di gas al giorno contro i 167 finora recapitati. Questa decisione ha subito avuto un forte impatto sull’Europa, con i mercati che si sono spaventati, comportando un immediato rialzo dei prezzi.
Ad oggi, la situazione del gas in Europa è sembrata stabile nonostante la guerra in Ucraina. Le mosse di Gazprom negli ultimi due giorni hanno riacceso le preoccupazioni per un massiccio taglio delle forniture all’Europa. Dopo un forte aumento martedì, i prezzi del gas sono aumentati di quasi il 25% sulla borsa TTF a 121 euro al megawattora, quasi sei volte il livello di un anno fa.
Per quanto concerne l’Italia, Eni sta guidando gli sforzi del governo presieduto da Mario Draghi per ridurre la dipendenza dal gas russo, e lo sta facendo anche attraverso i suoi rapporti di lunga data con i produttori dei Paesi africani. Ancora più complicata, invece, la situazione per la Germania, che ha sì ridotto la sua dipendenza dal gas russo dal 55 al 35%, ma con il taglio annunciato da Gazprom perderà circa un quarto del proprio fabbisogno energetico legato al gas.
In questo contesto, la presidente Ursula von der Leyen ha affermato che il memorandum d’intesa sul gas firmato al Cairo con l’Egitto e Israele è un “accordo storico”. Basterà? Il prossimo inverno dimostrerà che…
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