Addio a Renata Scotto
Vita gazette – Addio al soprano Renata Scotto, una delle più grandi interpreti del ’900. I funerali, probabilmente, il 18 agosto a Savona.
Renata Scotto È morta nella sua Savona, una delle più importanti voci di soprano del ’900. Aveva 89 anni. Scotto era una delle cantanti d’opera più famose del Paese, e nella sua lunga carriera aveva cantato un repertorio vasto che andava da Pergolesi a Schoenberg, passando per Mozart, Rossini, Bellini, Verdi, Puccini, Strauss e perfino Wagner.
L’inizio della sua carriera è stato caratterizzato da un errore dei suoi primi maestri di canto a Milano, che Il suo debutto appena diciannovenne al Teatro Gabriello Chiabrera della sua città, come Violetta nella “Traviata”. Da quel momento inizia l’ascesa ininterrotta che la porta il 7 dicembre 1953 sul palcoscenico della Scala di Milano ne “La Wally” di Catalani.
La fama internazionale arriva però nel 1957 quando la Scala porta ad Edimburgo ’La sonnambula’ di Vincenzo Bellini con Maria Callas. Un grande successo, tanto che il teatro milanese decide di aggiungere altre repliche che però la Callas non può cantare per altri impegni. La Scala chiama allora Renata Scotto a sostituirla, e per il soprano ligure è un trionfo tale che da quel momento brilla nel scena della lirica internazionale.
Artista dotata di una versatilità più unica che rara, la Scotto ha cantato con esiti sempre straordinari un repertorio vastissimo che va da Giovanni Battista Pergolesi ad Arnold Schoenberg, passando per Mozart, Rossini, Bellini, Verdi, Puccini, Strauss e perfino Wagner.
L’inizio della sua carriera, come lei stessa ha raccontato più volte in alcune interviste, è stato caratterizzato da un errore dei suoi primi maestri di canto a Milano, che le avevano attribuito una voce da contralto. Lei però, spinta dalla numerosa famiglia che aveva molto a cuore il suo futuro come cantante lirica, si è sottoposta a un’audizione con un altro maestro. Questi, dubbioso che il suo registro vocale fosse quello del contralto, decise di far stabilire al pubblico se la Scotto fosse un contralto oppure un soprano. Dopo aver cantato a un concerto l’aria di Azucena del “Trovatore” (’Stride la vampa’) e quella di Aida del terzo atto (’Cieli azzurri’), il pubblico in sala ’stabilisce’ che la Scotto è un soprano. La sua carriera infatti si è sviluppata prima come soprano lirico-leggero e poi come drammatico d’agilità.
Scotto era una delle cantanti d’opera più famose del Paese, e nella sua lunga carriera aveva cantato un repertorio vasto che andava da Pergolesi a Schoenberg, passando per Mozart, Rossini, Bellini, Verdi, Puccini, Strauss e perfino Wagner.
Una grande donna
“È morta una cantante unica, una grande musicista, una grande artista, una grande donna. Una grande savonese. Colta, raffinata, generosa, semplice.Renata Scotto ha voluto donare a Savona la sua presenza, il suo impegno, la sua arte” ha scritto Russo Sindaco di Savona Marco Russo su Facebook