Papa Francesco alla messa di Pasqua:
“La pace non si costruisce mai con le armi”
Vita gazette – La fine delle guerre è al centro del messaggio pasquale del Pontefice durante la benedizione “Urbi et Orbi”. “Venti di guerra sempre più forti spirino sull’Europa e sul Mediterraneo. La pace non si costruisce mai con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori”, ha detto Bergoglio.
Bergoglio si affaccia dalla Loggia delle Benedizioni della basilica di San Pietro e diffonde nel mondo il messaggio “Urbi et Orbi”. Sul sagrato della Basilica Vaticana si sono riunite circa 60mila persone per la Messa. “La tomba di Gesù era stata chiusa con una grossa pietra; e così anche oggi massi pesanti, troppo pesanti chiudono le speranze dell’umanità: il masso della guerra, il masso delle crisi umanitarie, il messo delle violazioni dei diritti umani, il masso della tratta di persone umane, e altri ancora” ha detto il Pontefice.
“La pace si costruisce tendendo le mani e aprendo i cuori”
“La pace non si costruisce mai con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori”. A dirlo è Papa Francesco durante la benedizione “Urbi et Orbi” in occasione della Pasqua.
La via della pace è la via di Dio
“La tomba di Gesù era stata chiusa con una grossa pietra; e così anche oggi massi pesanti, troppo pesanti chiudono le speranze dell’umanità: il masso della guerra, il masso delle crisi umanitarie, il masso delle violazioni dei diritti umani, il masso della tratta di persone umane, e altri ancora”. Così il Papa nel Messaggio pasquale “Urbi et Orbi”. “Anche noi, come le donne discepole di Gesù, ci chiediamo l’un l’altro: “Chi ci farà rotolare via queste pietre?” (cfr Mc 16,3) – ha proseguito -. Ed ecco la scoperta del mattino di Pasqua: la pietra, quella pietra così grande, è stata già fatta rotolare. Lo stupore delle donne è il nostro stupore: la tomba di Gesù è aperta ed è vuota!”. “Da qui comincia tutto – ha aggiunto Francesco -. Attraverso quel sepolcro vuoto passa la via nuova, quella che nessuno di noi ma solo Dio ha potuto aprire: la via della vita in mezzo alla morte, la via della pace in mezzo alla guerra, la via della riconciliazione in mezzo all’odio, la via della fraternità in mezzo all’inimicizia”.
Papa Francesco: “Non si ceda alla logica delle armi”
Salutato da un forte applauso dei presenti in Piazza San Pietro, il Pontefice ha aggiunto: “Non permettiamo che le ostilità in atto continuino ad avere gravi ripercussioni sulla popolazione civile, ormai stremata, e soprattutto sui bambini. Quanta sofferenza vediamo negli occhi dei bambini. Hanno dimenticato di sorridere i bambini in quelle terre di guerra. Con il loro sguardo ci chiedono: perché? Perché tanta morte? Perché tanta distruzione? La guerra è sempre un’assurdità e una sconfitta! Non lasciamo che venti di guerra sempre più forti spirino sull’Europa e sul Mediterraneo. Non si ceda alla logica delle armi e del riarmo”.
Il mondo patiscono violenze, conflitti, insicurezza alimentare, come pure gli effetti dei cambiamenti climatici:
“Cristo risorto apra una via di speranza alle persone che in altre parti del mondo patiscono violenze, conflitti, insicurezza alimentare, come pure gli effetti dei cambiamenti climatici. Doni conforto alle vittime di ogni forma di terrorismo. Preghiamo per quanti hanno perso la vita e imploriamo il pentimento e la conversione degli autori di tali crimini. Il Risorto faccia risplendere la sua luce sui migranti e su coloro che stanno attraversando un periodo di difficoltà economica, offrendo loro conforto e speranza nel momento del bisogno. Nel giorno in cui Cristo ci ha resi liberi dalla schiavitù della morte, esorto quanti hanno responsabilità politiche perché non risparmiano sforzi nel combattere il flagello della tratta di esseri umani, lavorando instancabilmente per smantellarne le reti di sfruttamento e portare libertà a coloro che ne sono vittime”.
La Messa di Pasqua a San Pietro
Alla celebrazione, che è iniziata con il rito del “Resurrexit”, hanno preso parte fedeli romani e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo in occasione delle feste pasquali. Hanno concelebrato la liturgia con il Papa oltre 350 fra cardinali, vescovi e sacerdoti. Il Pontefice ha poi compiuto un lungo giro tra i fedeli, a bordo della jeep bianca, per salutare e benedire le decine di migliaia di pellegrini presenti, che lo acclamavano a gran voce. Il Papa per un tratto ha anche ‘sconfinato’ dal territorio vaticano, attraversando Piazza Pio XII e la prima parte di Via della Conciliazione, per salutare da vicino anche i fedeli che lo attendevano oltre le transenne. A ornare il sagrato, decine di migliaia di fiori donati da oltre 25 anni dai Paesi Bassi. Durante la messa sul sagrato vaticano per la Domenica di Pasqua, il forte vento ha fatto cadere pesantemente a terra l’icona del “Resurrexit”, situata proprio vicino alla postazione del Pontefice. Gli inservienti vaticani sono immediatamente accorsi per rialzare l’immagine sacra e rimetterla in sicurezza.
Sono stati circa 60mila i fedeli presenti sul sagrato della Basilica Vaticana di Piazza San Pietro dove si è tenuta la messa di Pasqua, senza omelia come di consueto. Nel Lunedì dell’Angelo Bergoglio reciterà il Regina Caeli. Dopo l’assenza di venerdì alla Via Crucis, Papa Francesco sabato sera ha presieduto nella Basilica di San Pietro la Veglia pasquale del Sabato Santo e ha detto: “Non lasciamoci imprigionare dai macigni della morte”.
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