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Saluto Nazista: Cinque denunciati per il saluto romano ad acca larentina

Vita gazette – Nel quartiere Tuscolano di Roma, attivisti di estrema destra hanno organizzato una manifestazione con il saluto nazista per commemorare i leader dell’organizzazione Fronte della Gioventù uccisi 46 anni fa. Questo rally ha causato una reazione in Italia e in Europa. Le cinque persone denunciati per il saluto romano ad Acca Larentia.  la quale è stato fatto il saluto romano. E questo evento ha riportato in auge la questione dell’apologia del fascismo. 

7 gennaio 2024 durante la commemorazione dell’anniversario della strage di Acca Larentia, i militanti dell’estrema destra ricordare i tre ragazzi del Fronte della Gioventù uccisi nel 1978 davanti alla sede del Msi con saluti fascisti e l’urlo “PresenteCentinaia di persone che si sono attivate per commemorare le persone di nome Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni hanno fatto il “saluto nazista” dicendo “vivo” dopo aver menzionato i nomi delle persone assassinate.

Le cinque le persone denunciate in relazione alla commemorazione di Acca Larentia durante la quale è stato fatto il saluto romano. All’attenzione dei pm di Roma è arrivata oggi una prima informativa della Digos che sta proseguendo nella identificazione delle persone che hanno effettuato il saluto fascista. Alla manifestazione erano presenti militanti di estrema destra e alcuni appartamenti a frange del tifo ultras.

Riguardo all’azione portata avanti dagli estremisti di destra nel quartiere Tuscolano di Roma, il quotidiano italiano La repubblica ha detto: “Siamo nel pieno del periodo fascista di 100 anni fa”.

Il video dei saluti romani alla commemorazione di Acca Larentia è “scioccante”, “speravamo che cose simili appartenessero al passato e siamo profondamente preoccupati”. Cosi il capogruppo dei liberali Ue di Renew Europe, Stephane Sejourné, parlando alla stampa martedì mattina a Bruxelles. “Alcuni anni fa non avremmo mai pensato di vedere immagini simili, queste immagini, e il ritorno dell’estrema destra in generale, sono qualcosa che noi non possiamo tollerare. Tolleranza e pace sono alla base del Dna europeo”, ha spiegato Sejourné.

“In Europa non c’è posto per il saluto fascista e noi lo condanniamo con la massima fermezza. Siamo pienamente d’accordo e accogliamo con favore la chiara posizione assunta dal vice primo ministro Antonio Tajani su questo tema”. Lo dice il leader del Ppe, Manfred Weber, commentando le immagini del raduno neofascista di Acca Larentia.

Salvini: Fortunatamente, il comunismo e il fascismo non torneranno”

“Chi si dichiara fascista o comunista nel 2024 mi fa tenerezza; è stato sconfitto dalla storia. Fortunatamente, il comunismo e il fascismo che hanno portato guerre, morte, fame e miseria, non torneranno. Sono proiettato nel futuro e non nel passato; spero che anche la politica guardi al futuro e che questo dibattito finisca”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a RTL 102.5 in Non Stop News

E questo evento ha riportato in auge la questione dell’apologia del fascismo.  Ma cos’è il reato di apologia del fascismo e quando viene contestato? Nell’ordinamento italiano, l’apologia di fascismo è un reato introdotto dalla legge n. 645 del 20 giugno 1952, più conosciuta come legge Scelba, dal nome dell’allora ministro dell’Interno (in foto) e futuro presidente del Consiglio. La norma attua la XII disposizione transitoria della Costituzione, che vieta la “riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Cosa significa voler ricostituire il “disciolto partito fascista?” Lo spiega in modo chiaro l’articolo 1 della legge: “Quando un’associazione, un movimento o un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista”. Ma a quali pene va incontro chi è coinvolto nella ricostituzione del disciolto partito fascista? All’articolo 2, la legge Scelba recita che “chiunque promuove o organizza” associazioni, movimenti o gruppi che perseguono “finalità antidemocratiche proprie del partito fascista” è punito con la reclusione da cinque a dodici anni e una multa. E “chiunque partecipa a tali associazioni, movimenti o gruppi” è punito con la reclusione da due a cinque anni e una multa.

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