Vita gazette – Il fronte progressista, messo insieme dal segretario del Pd Enrico Letto, ha perso nel centro il suo tassello più amato. Leader di Azione Carlo Calenda ha annullato il suo accordo con il Pd, adducendo una partecipazione contrastante.

L’alleanza elettorale di centrosinistra si è rotta pochi giorni dopo la firma dell”accordo. E l’addio è arrivato: Carlo Calenda rompe il patto siglato con il Partito democratico per correre insieme alle prossime elezioni, per sconfiggere la destra e il populismo e difendere l’agenda Mario Draghi. Carlo Calanda ha detto: ”Questa è una delle decisioni più dolorose, ma non intendo continuare questa alleanza. Le intese raggiunte da Letta con Di Maio, Fratoianni, Bonelli, Tabacci sono state decisive. Il Pd non riesce a dirsi ‘io rappresento la sinistra’, deve sempre andare a cercare un pezzo della sinistra piu’ sinistra. E a fargli cambiare idea sono stati gli accordi presi da Letta sia con Sinistra Italiana che con Verdi, oltre che con Luigi Di Maio e Bruno Tabacci. Sono rimasto deluso. L’accordo firmato dal Pd è un’elezione: si può annullare ma non diluire”.

Calenda ha esordito twittando contro l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dimessosi dal Movimento 5 Stelle per la sua presa di posizione contro la politica ucraina. “Non ci interessa il destino di Di Maio, D’Inca’, Di Stefano e dell’azienda. Al contrario, prima tornano alle loro precedenti occupazioni, meglio è per il Paese. Chiudiamo ora questa storia”.

Di Maio, che sostiene la retorica sulle relazioni del premier Mario Draghi con Usa, Nato, Ue e Ucraina e critica il suo ex partito, è diventato il ‘gregario’ della coalizione di centrosinistra dopo aver iniziato le sue critiche a Calenda dal ‘grande centro’. Di conseguenza, capisco le difficoltà che incontra nell’annunciare di essere finalmente candidato al centrosinistra, anche ai nuovi arrivati ​​e agli elettori del suo partito. È sorprendente che abbia usato le espressioni più dure nelle sue spiegazioni. Con questo atteggiamento, sta rompendo la coalizione prima ancora che si formi. Francamente Calenda può fare quello che vuole, ma con meno arroganza e più rispetto”. Egli ha detto.