Green pass: liberazione a metà
Vita gazette – Mentre il governo ha esteso l’obbligo della maschera fino al 17 giugno, ha parzialmente revocato il pass verde. Dopodiché, non abbiamo avuto bisogno di mostrare il pass verde ovunque. Non esiste il pass verde, ma le nostre mascherine protettive sono obbligatorie in alcuni luoghi.
Il green passa possiamo riporlo nel cassetto, servirà solo in alcuni posti. Non viene più richiesto né in palestra né ai convegni né in discoteca né al cinema né tantomeno al ristorante. Ma Il documento sarà obbligatorio per il ricovero in ospedali e case di cura fino al 31 dicembre.
Tornato invece l’obbligo di utilizzo delle mascherine. L’uso delle mascherine in cinema, teatri, palestre, sale da concerto, ospedali e case di cura è obbligatorio fino al 15 giugno. Per quanto riguarda centri commerciali, supermercati e negozi idem: è sempre meglio avere un dispositivo di protezione pronto all’uso, dicono dall’esecutivo, ma nessuno ci farà la multa se non lo indossiamo.
Nel senso che da oggi viaggiare diventa più facile. Vero, le regole cambiano a seconda dei Paesi. In Ue generalmente, serve il green pass base per poter atterrare in tranquillità: ma è sufficiente un tampone negativo e non bisogna certificare l’avvenuta vaccinazione anti sars-cov2. In aereo serve ancora la mascherina, ma non si è più costretti a compilare il modulo Plf con il quale si dovevano indicare tutte le informazioni a rintracciare un viaggiatore che metteva piede in Italia.
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