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E’ morto Alfredo Castelli, il papà di Martin Mystère

Vita gazette – Si è spento a 76 anni Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère, ma anche autore di mille altri personaggi, storie, saggi e indimenticabili iniziative, vero e proprio gigante dell’editoria a fumetti.

Martedì è morto a 76 anni Alfredo Castelli, una delle più grandi firme del fumetto italiano,  : nella sua lunga carriera ha creato personaggi molto importanti nell’ambito del fumetto italiano, fra cui il più noto è Martin Mystère, protagonista dell’omonima serie.

Nacque a Milano nel 1947. Il suo esordio nel fumetto fu nel 1965, a 18 anni, quando scrisse una serie umoristica pubblicata sugli albi di Diabolik. Fondò alcune riviste specializzate e dagli anni Settanta collaborò col Corriere dei Ragazzi e Il Giornalino. Nel 1982 creò assieme al disegnatore Giancarlo Alessandrini la celebre serie Martin Mystère, definito nel sottotitolo degli albi “detective dell’impossibile”, che risolve misteri che solitamente hanno a che fare con alieni o civiltà perdute. Negli ultimi anni fu attivo soprattutto come storico del fumetto.

Tantissimi sono i personaggi a cui ha lavorato e le testate con cui ha collaborato, da “Tilt” a “Horror” passando per “Eureka”, “Il Corriere dei Ragazzi” e “Il Giornalino”. Tra i personaggi da lui creati ricordiamo in corsa solo Gli Aristocratici, L’Ombra, L’Omino Bufo, Zio Boris e Allan Quatermain, “Comics Club 104”, nell’ormai lontano 1966.

Le sue prime storie per Zagor e Mister No, personaggi che non ha abbandonato nemmeno dopo l’approdo in edicola di Martin Mystère. In seguito ha scritto anche per Dylan Dog e Nathan Never (architettando in entrambi i casi gli incontri tra i personaggi citati e il Detective dell’Impossibile), per Ken Parker e per la storica collana di cartonati da edicola Un uomo Un’avventura.

Tra i tanti premi che ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera ricordiamo i due Yellow Kid, il primo ricevuto a Lucca nel 1970 e il secondo vinto a Roma nel 1996. A Lucca è stato inoltre riconosciuto come “Maestro del Fumetto” nel 2015, quando il calco delle sue mani è stato inserito nella Walk of Fame.

Curioso di natura, intellettualmente onnivoro, è stato capace fin dagli esordi di spostarsi con agilità tra i generi e le pubblicazioni più diverse, vestendo ora gli abiti dello sceneggiatore ora quelli del saggista o dello storico. Proprio questa sua incredibile poliedricità ne ha fatto un punto di riferimento per tanti colleghi e autori, oltre che naturalmente per i suoi tantissimi lettori, rendendolo una delle figure cardine della storia del fumetto italiano.

Ciao, Alfredo… Grazie per tutto…

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