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Lorenzo Fontana è  presidente della Camera 

Governo in fase nascente

Vita gazette – Il deputato della Lega ha ottenuto la terza carica dello Stato. Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera dei rappresentanti al 4° turno. È tempo di formare il governo. Occhi puntati sul presidente Mattarella

Dopo le elezioni generali tenutesi in Italia il 25 settembre, la struttura del parlamento ha cominciato a prendere forma. Ieri Ignazio La Russa del Partito Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni è stato eletto Presidente del Senato della Repubblica, camera alta del parlamento. Oggi Lorenz è stato eletto presidente della Camera per la XIX legislatura della Repubblica italiana.

Chi è Lorenzo Fontana

Il deputato della Lega Nord Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera dei Deputati per la 19esima legislatura. Si tratta del secondo Presidente della Camera più giovane della storia repubblicana dopo Irene Pivetti, eletta nel 1994 pochi giorni prima di compiere 31 anni. Leghista come Fontana. Fontana ha raccolto 222 voti, 15 in meno di quanti erano nel pallottoliere del centrodestra ma abbastanza per raggiungere la maggioranza assoluta dei voti.

Laureato in Scienze Politiche, Filosofia e Storia, già segretario della Liga veneta, è considerato l’esponente di punta dell’ala dura del partito. Prima consigliere comunale a Verona, sua città natale, poi europarlamentare (con 52mila preferenze) Lorenzo Fontana è vicesegretario responsabile esteri della Lega dal 2016, entra in Parlamento nel 2018 quando viene eletto deputato e diventa -oltre che vicepresidente della Camera- ministro per la famiglia e le disabilità con il Governo gialloverde di Conte durante il quale poi passa agli Affari Europei. 

In un convegno dell’associazione Pro Vita Onlus disse che i matrimoni gay e la teoria del gender, da un lato, e l’immigrazione di massa dall’altro, “mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni” paventando il rischio di “cancellazione del nostro popolo”.

Da sempre ha messo in primo piano nella sua attività politica la sua fede cattolica, in prima fila contro l’aborto, le unioni civili, la cosiddetta teoria gender, il matrimonio tra omosessuali e a difesa delle radici cristiane dell’Europa.

Un nome come Matteo Salvini che sostiene che le sanzioni contro la Russia non sono un modo razionale e che questo metodo è contro gli interessi nazionali.

Oggi, ancor prima dell’inizio della votazione, dai banchi del Partito Democratico è apparso uno striscione che prende di mira Fontana.

Occhi puntati sul presidente Mattarella

Dopo la determinazione anche dei capi parlamento, lo sguardo si è rivolto al presidente Sergio Mattarella. Lui dovrebbe avviare i colloqui necessari per formare il governo la prossima settimana. L’alleanza di centrodestra, uscita vittoriosa alle elezioni, dovrebbe formare rapidamente un governo guidato da Giorgio Meloni, capo di Fratelli d’Italia, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

La composizione del nuovo Parlamento                 La composizione dei seggi del nuovo Senato

Come sarà il nuovo parlamento

Il centrodestra ha vinto le elezioni, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è il partito più votato in Italia. La maggioranza dei seggi alla Camera dei Deputati e al Senato va dunque alla coalizione di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati: il totale dei seggi assegnati ai partiti in base alla vittoria dei singoli candidati nei collegi uninominale vede Fratelli d’italia con 118 deputati e 66 senatori, Lega con 65 deputati e 29 senatori, il Pd 65 deputati e 37 senatori, mentre il Movimento 5 stelle 51 deputati e 28 senatori. Forza Italia elegge 45 deputati e 18 senatori. Azione e Italia Viva 21 deputati e 9 senatori. Ai Verdi e Sinistra italiana vanno 12 deputati e 4 senatori. Noi Moderati elegge 7 deputati e 2 senatori ai seggi uninominali, ma non avendo superato la soglia di sbarramento non ottiene seggi proporzionali. +Europa elegge solo due deputati, Ricardo Magi e Benedetto della Vedova che hanno vinto nei collegi uninominali: il partito di Emma Bonino non ha raggiunto infatti il 3 per cento di sbarramento necessario al riparto dei seggi. Il partito di Cateno De Luca ottiene invece due seggi in Sicilia. Impegno civico ottiene un seggio con la vittoria di Bruno Tabacci a Milano. Tre deputati e due senatori spettano infine alle minoranze linguistiche.

La nuova composizione di Camera e Senato

La nuova Camera dei Deputati sarà contraddistinta dalla maggioranza del Centrodestra, con 235 seggi su 400. Alla fine la coalizione di Meloni, Salvini e Berlusconi non è riuscita a raggiungere i due terzi dei seggi necessari alle modifiche costituzionali. Il centrosinistra avrà invece 79 seggi, mentre Movimento 5 Stelle e Azione/Italia Viva rispettivamente 51 e 21.

Al Senato invece il centrodestra potrà contare su 115 seggi su 200. Il centrosinistra si ferma a 41 (con +Europa esclusa), mentre il Movimento 5 Stelle avrà 28 seggi. Azione e Italia viva invece avranno 9 seggi.

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