Bonus di 20mila eur per il matrimonio
Vita gazette – La Lega, uno dei partner del 68° governo di coalizione, ha preparato un pacco regalo per le coppie da sposare. Se il disegno di legge preparato dalla Lega verrà approvato, gli sposi riceveranno un’assistenza alle spese di matrimonio fino a 20mila euro.
La Lega presenta una proposta di legge alla Camera che prevede un bonus matrimonio fino a 20mila euro ma unicamente per chi si sposa in chiesa. La proposta, depositata da Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto, si basa tra l’altro sulla detrazione del 20% delle spese collegate alla celebrazione del matrimonio religioso: dagli ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, agli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il parrucchiere, il make-up e il servizio fotografico. Obiettivo dei proponenti è risollevare la sorte dei matrimoni religiosi calo.
Ma dopo arriva così la correzione: “La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no” detta Domenico Furgiuele, primo firmatario della proposta. Palazzo Chigi fa sapere che si tratta di una proposta di iniziativa parlamentare e che non è allo studio del Governo. Nell’ambito di un quadro finanziario complesso, l’esecutivo, sottolineano le stesse fonti, è al lavoro per sostenere la famiglia con misure concrete e realizzabili, che saranno contenute nella legge di bilancio.
I potenziali beneficiari sono le giovani coppie under 35 con Isee riferito al reddito dichiarato al 31 dicembre 2022 non superiore a 23mila euro e non superiore a 11.500 euro a persona. Le spese detraibili connesse alla celebrazione del matrimonio religioso sono stabilite nella cifra massima di 20mila euro e sono ripartite tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo. Le spese devono essere state sostenute nel territorio dello Stato italiano e, infine, i beneficiari del bonus devono essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni.
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