Eurochocolate
Anche il processo Corona non ha potuto impedire l’evento enogastronomico di fama internazionale, che è stato tra gli eventi più attesi dell’anno e ha attirato l’attenzione di professionisti del settore, amanti dei dolci e appassionati di arte e cultura sin dalla sua prima organizzazione nel 1994 . Quest’anno si è svolta a Perugia, nel mese di ottobre, questa interessante Festa del Cioccolato: Eurochocolate…
Uno degli eventi enogastronomici di fama internazionale tra i più attesi: l’Eurochocolate. Una manifestazione che ogni anno, dal 1994, richiama a sé un gran numero di persone tra i professionisti del settore e tra i più golosi ma anche tra gli appassionati di arte e di cultura.
Si perché l’Eurochocolate non è soltanto la presentazione del cioccolato nelle sue più svariate forme ma è anche la declinazione di storie, quella del cioccolato e quella del territorio, dell’arte, architettonica e pasticcera, di popoli e di sogni. Se è vero che nulla accade per caso, quest’evento ne è la prova una volta di più. Questa colorata, profumata, allegra manifestazione nasce nei pensieri di un giovanissimo ragazzo umbro, l’architetto Eugenio Guarducci. Nel 1982, racconta egli stesso, si recò a Monaco di Baviera per partecipare all’Oktober Fest. In quell’occasione nacque in lui il desiderio di creare un evento aggregativo simile anche in Italia, in Umbria, a Perugia. Anziché la birra, il cioccolato sarebbe stato il fulcro dell’evento!
La città vantava un legame antico con la tradizione della lavorazione del cioccolato. Nel 1915, la società Perugina nata otto anni prima, inizia la lavorazione del cacao divenendo poi una delle società produttrici di cioccolato e derivati conosciuta e presente in tutto il mondo. Passeggiando oggi per corso Vannucci, soprattutto nelle tiepide giornate primaverili, si può godere del profumo del cioccolato che giunge dalle pasticcerie che vi si affacciano. Un trionfo di gioia infantile, di ricordi e di piacere. Sono gli stessi profumi, gli stessi ricordi che affioreranno nella memoria di molti, milioni di partecipanti all’edizioni dell’Eurochocolate che dal 1984 si susseguono nella città Umbra. Sì, perché il sogno di quel giovane ragazzo non svanì come a volte accade. Dodici anni dopo da quel progetto embrionale vide la luce la prima edizione dell’Eurochocolate. Da allora ogni anno, in ottobre, la città di Perugia si mostra al mondo non solo nella sua bellezza etrusca e medievale, nella sua vitalità interculturale ma anche nei suoi profumi più dolci e carezzevoli di infantili ricordi. La città si riempie di creazioni pasticcere, veri capolavori artistici posizionate nelle piazze, nei piccoli spazi tra un vicolo e l’altro, nelle pasticcerie stesse, nei palazzi più belli. Da qualsiasi punto si arrivi, ad ogni angolo, ad ogni crocevia l’arte incontra l’arte. I palazzi sembrano essersi vestiti a festa per l’occasione, per mostrarsi a chi ancora non li conosce al meglio del loro splendore e un’aria di sana allegria invade tutti i partecipanti. Non è raro incontrare persone intente a guardare ora qua ora là. Bambini e adulti, ragazzi e nonni, tutti coinvolti nei numerosi eventi organizzati per intrattenere, far conoscere, scoprire sapori e arti antiche.
Eurochocolate si è trasformato in un evento importante fin dal suo primo anno. È diventato uno dei momenti più attesi del panorama culturale italiano, con la partecipazione anche di pasticceri di fama internazionale come Iginio Massari. La pandemia era arrivata anche per porre fine a questa nuvola di magia, storia, gioia e memoria. Ma era solo in grado di rallentarlo! La 27a edizione del festival si è conclusa con successo sotto misure di sicurezza. Tuttavia, a causa della pandemia, la quasi totalità degli eventi si è svolta presso il quartiere fieristico Umbriafiere di Bastia Umbra. Non ogni angolo, ogni strada e viale del centro storico di Perugia è riuscito a partecipare attivamente a questo momento di rinascita: in centro, in Piazza della Repubblica, è stato tracciato un percorso tra le eccellenze del cioccolato umbro. Le pasticcerie hanno aperto le loro porte a chi vuole assaporare l’atmosfera magica che si respira in una città ricca di poca felicità e bellezza, e a chi aspetta di tornare a riversare il nostro cuore dalle sue vie e dalle sue piazze…
Anna Maria Tardiolo
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