La famiglia Savoia insegue i gioielli reali:
“Restituire i beni entro 10 giorni”
Gazzetta Vita – Gli eredi Savoia inseguono i gioielli reali. La famiglia Savoia, che rivendica da tempo i diritti sui gioielli consegnati alla Banca Centrale d’Italia dopo il passaggio dell’Italia dalla monarchia al regime repubblicano, ha reagito al rifiuto ricevuto dallo Stato italiano con l’avvertimento “restituire i gioielli entro 10 giorni”. Se nell’incontro iniziato tra le parti non fosse stato possibile raggiungere un compromesso, i Savoia annunciarono che avrebbero intentato una causa contro lo Stato italiano. Gli eredi di Umberto II, che vogliono un tesoro di 6.000 diamanti custodito in Banca d’Italia, sono: il principe Vittorio Emanuele e le principesse Maria Gabriella, Maria Pia e Maria Beatrice.
Di chi è il tesoro reale?
Umberto II è stato l’ultimo Re d’Italia, dal 9 maggio al 18 giugno del 1946. A causa della brevissima durata del suo regno, poco più di un mese, venne soprannominato “Re di maggio”. Infatti, il 2 giugno 1946 ebbe luogo il referendum per scegliere fra monarchia o repubblica. La maggioranza in favore della soluzione repubblicana fu di circa due milioni dei voti validi. Il 13 giugno il Consiglio dei ministri trasferì ad Alcide De Gasperi le funzioni di capo provvisorio dello Stato.
Con la caduta della monarchia, il tesoro della corona è passato di proprietà alla Repubblica Italiana, come previsto dalla Costituzione nella XIII disposizione transitoria e finale, che sancisce: “I beni, esistenti nel territorio nazionale, degli ex re di Casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discendenti maschi, sono avocati allo Stato. I trasferimenti e le costituzioni di diritti reali sui beni stessi, che siano avvenuti dopo il 2 giugno 1946, sono nulli”.
6.732 diamanti di diverse dimensioni e 2.000 perle sono custoditi nel caveau di una banca, che da giugno fa parte della gioielleria reale italiana, attaccati a collane, orecchini, diademi e spille varie. Le prime trattative di mediazione, in cui si parlerà della modalità risarcitoria, sono state avviate tra i rappresentanti dell’avvocato dei Savoia, Sergio Orlandi, la Banca d’Italia, il Presidente del Consiglio e il Ministero dell’Economia.
Cosa vogliono? I gioielli reali tornarono alla Banca Centrale dopo il passaggio dal Regno alla Repubblica.
Chi vuole? Gli eredi dell’ultimo re d’Italia, Umberto II: il principe Vittorio Emanuele di Savoia e le principesse Maria Gabriella, Maria Pia e Maria Beatrice.
Se le parti non riusciranno a trovare una soluzione al termine della mediazione, la famiglia Savoia, rappresentata dall’avvocato Orlandi, avvierà una causa contro lo Stato con l’intenzione di riavere i gioielli. Per la restituzione dei gioielli custoditi tramite Nazionale è stata inviata una raccomandata ai tre istituti definiti interlocutori nella mediazione dall’avvocato Orlandi in data 29 novembre 2021, ed è stata avanzata richiesta di restituzione. La risposta è stata respinta ventiquattro dopo, il 30 novembre.
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