Festa Del Bocolo A Venezia: Leggenda E Tradizione
di Andira Vitale
Il bocciuolo di rosa rossa che si usa regalare alle donne, il 25 aprile, giorno di San Marco. Ma perché?
Vita gazette – Il 25 aprile, giorno dell’Indipendenza, celebra con entusiasmo in tutte le città italiane, anche nei paesi. Uno di loro è diverso. Perché i festeggiamenti della Liberazione si sono mescolati con la Festa di San Marco del 25 aprile, dedicata al protettore della città. Bòcolo, cioè la tradizione degli uomini che regalano rose rosse alle donne ogni 25 aprile, e celebrati con doppie feste, i festeggiamenti si riempiono di amore e speranza come la vita…
Bòcolo è una tradizione piena di amore e di speranza. È quella del bòcolo di San Marco, che vede protagonisti mariti e fidanzati veneziani che proprio nel giorno del Santo Patrono di Venezia offrono in segno d’amore un bocciolo di rosa rossa alle proprie amate. Questa donna può essere madre, coniuge, fratello, vicina o collega. In effetti, alla radice di questa tradizione c’è una tragica storia d’amore.
La tradizione del bócoło si fa risalire al VIII secolo d.C. e vede protagonista Maria detta Vulcania, figlia del Doge Angelo Partecipazio, nel governo della Repubblica di Venezia, era il capo di Stato della Repubblica, la quale innamoratasi di un giovane trovatore di nome Tancredi. Un amore ricambiato, se non fosse che il padre della giovane cercasse in ogni modo di osteggiarlo.Ma non poteva. Perché Tancredi aveva le spine nel “divario di classe sociale” che pungeva il padre di Maria.
Cercando di persuadere suo padre, Maria si svegliò un giorno con la speranza come una rosa che sboccia ogni mattina. Aveva trovato un modo per rendere Tancredi prezioso agli occhi di suo padre. L’idea di Maria fu allora di chiedere a Tancredi di partire con l’esercito dei Franchi comandati da Carlo Magno per combattere gli Arabi in Spagna; avrebbe così conseguito la fama e la gloria e il doge avrebbe acconsentito al loro matrimonio. E Tancredi così fece e si distinse per valore sul campo di battaglia e la sua fama ben presto si sparse per tutta Europa giungendo anche a Venezia per la felicità di Maria.
Ma il 15 agosto 778 fu ferito a morte nella battaglia di Roncisvalle. Mentre stava morendo in un cespuglio di rose, colse una rosa ricoperta di sangue per la donna che amava. Prima di morire Tancredi chiese al suo amico Orlando di portare Maria con il bocciolo di rosa rossa che aveva raccolto. Queste furono le sue ultime parole.
Un giorno a Venezia arrivò Orlando, il famoso cavaliere caduto nella battaglia di Roncisvalle del 15 agosto 778, e celebrato poi nel famoso poema epico della Chanson de Roland, il quale annunciò a Maria la morte di Tancredi sul campo di battaglia. Questi però, caduto morente su di un rosaio, ebbe la forza di raccogliere una rosa intrisa del suo sangue chiedendo di farla recapitare alla donna amata. La giovane, ricevuto il fiore, si strinse nel silenzio per la morte di Tancredi e la fine del suo amore. Il giorno seguente fu trovata morta con il fiore tra le mani; era il giorno di San Marco.
Ma oggi, in realtà la tradizione veneziana del bòcolo non è un omaggio all’amata, ma un omaggio alle donne, a tutte le donne, all’elemento femminile in sè, che porta gioia e vita e bellezza e passione nella vita di tutti. Ma a Venezia il 25 aprile è praticamente d’obbligo offrire Bòcolo ad amanti, coniugi, fidanzate. Gli uomini che non regalano rose alle donne che amano possono essere un problema! Insomma, nessuna donna dovrebbe restare senza un Bòcolo il giorno di San Marco. Comprese le donne che soggiornano nei luoghi di cura…
Perché questa è una tradizione veneziana.
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