Vita Gazette

Le notizie dall’Italia.

Scontro tra l’Italia e la Francia,

La Francia sospende l’accoglienza di 3.500 rifugiati dall’Italia

Vita gazette – Continua la crisi dei rifugiati nell’Unione Europea (UE). La Francia sospende l’accoglienza di 3.500 rifugiati dall’Italia. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin. E Parigi blinda i confini 500 agenti alla frontiera.

E’ crisi diplomatica tra Roma e Parigi sulla Ocean Viking. Il ministro dell’Interno francese concede alla nave umanitaria il porto di Tolone. Ma attacca il governo per la scelta di non autorizzare lo sbarco: “Ci saranno conseguenze estremamente gravi per le nostre relazioni bilaterali”, minaccia. E annuncia la sospensione immediata dell’accoglienza di 3.500 rifugiati attualmente in Italia, chiedendo” a tutti gli altri partecipanti al meccanismo europeo, in particolare alla Germania, di fare lo stesso”. Previste anche misure di rafforzamento dei controlli alle frontiere interne con l’Italia.

La Ocean Viking verrà accolta in Francia, nel porto militare di Tolone, dove arriverà venerdì alle otto del mattino. Che però allo stesso tempo ha aperto a tutti gli effetti una crisi diplomatica con il governo di Giorgia Meloni, attaccando l’Italia per la “scelta incomprensibile di non rispondere alle diverse richieste di assistenza rivolte dalla nave, nonostante si trovasse senza alcuna contestazione possibile nella zona di ricerca e soccorso italiana”. E avverte: “È chiaro che ci saranno conseguenze estremamente gravi per le relazioni bilaterali ed europee“. A bordo della nave della ong Sos Méditerranée, che ora si sta dirigendo a Tolone dalle acque a est della Corsica, ci sono 231 migranti, di cui 14 donne e 57 minori, il più piccolo di appena tre anni. Darmanin ha spiegato che un terzo di loro sarà accolto in Francia, un terzo andrà in Germania e i restanti in “altri Paesi europei che hanno espresso la loro volontà di contribuire”. Ma ha precisato che “le persone che non hanno diritto al soggiorno e all’asilo sul nostro territorio saranno sottoposte senza indugio a procedure di allontanamento“.

“La gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo è un problema europeo che riguarda tutti noi e richiede una risposta europea”, ha argomentato il ministro. “Era stato messo in piedi un meccanismo di solidarietà in particolare con l’Italia, sotto la presidenza francese, precisamente per affrontare questo tipo di situazioni. Prevede dei ricollocamenti di persone rifugiate da Paesi europei di primo accesso, al fine di rispondere al diritto internazionale e al diritto del mare. È il governo italiano che ci rimetterà poiché noi eravamo impegnati con la Germania a ricollocare 3.500 persone entro l’estate del 2023, persone che sarebbero arrivate in Italia, in particolare in base al diritto marittimo. Se noi accogliamo questi 234 migranti non rilocalizzeremo nessuna delle persone che ci eravamo impegnati ad accogliere nelle prossime settimane”, sottolinea. La Francia, aggiunge, adotterà nelle prossime ore “misure di rafforzamento dei controlli alle nostre frontiere interne con l’Italia”. Anticipando che Parigi “organizzerà nei prossimi giorni, con la Commissione Europea, e con la Germania, una riunione che definirà – nel pieno rispetto del diritto internazionale – un quadro che permetta di trarre le conseguenze dell’atteggiamento italiano e di regolare meglio le azioni di soccorso in mare da parte delle navi delle ong nel Mediterraneo”.

Piantedosi: Perché solo l’Italia?

Le reazioni delle autorità politiche italiane arrivano subito. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “La reazione che la Francia sta avendo di fronte alla richiesta di dare accoglienza a 234 migranti – quando l’Italia ne ha accolti 90 mila solo quest’ anno – è totalmente incomprensibile di fronte ai continui richiami alla solidarietà dovuta a queste persone”, attacca. Ma, aggiunge, “dimostra anche quanto la postura delle altre nazioni di fronte all’immigrazione illegale sia ferma e determinata. Quello che non capiamo è in ragione di cosa l’Italia dovrebbe accettare di buon grado qualcosa che gli altri non sono disposti ad accettare“.

Impongono all’Italia

In Italia, ricorda il titolare del Viminale, “quest’anno sono sbarcate quasi 90mila persone. Tredici Paesi europei si sono impegnati a ricollocare complessivamente circa ottomila persone, meno di un decimo. Finora ne sono state ricollocate in tutto 117 (lo 0,13% degli arrivati), di cui in Francia 38 (lo 0,04%). A fronte di questi ricollocamenti assolutamente insufficienti, si vuole imporre il principio che l’Italia sia l’unico approdo d’Europa possibile per gli immigrati illegali, determinando così un flusso di ingressi in notevole crescita in questi ultimi tre anni anni. La solidarietà europea viene sbandierata ma l’Italia ha affrontato finora questo problema da sola e il nostro sistema di accoglienza è in gravissima difficoltà”, rimarca Piantedosi, che il prossimo 16 novembre alle 11.45 terrà nell’Aula della Camera una informativa urgente sulla situazione delle navi dei migranti.

“È evidente quindi”, conclude Piantedosi, “che l’Italia non potrà dare la propria adesione a soluzioni per un patto europeo non adeguatamente bilanciato tra misure di solidarietà e di responsabilità. I Paesi di primo ingresso non possono, infatti, da soli sopportare l’onere di una responsabilità esclusiva nella gestione dei flussi. Per questo noi continuiamo a sostenere che la soluzione più seria è lavorare insieme per fermare le partenze dal nord Africa”, conclude.

Tajani: non è scritto da nessuna parte che debbano venire tutti da noi

Anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con la stampa a Bruxelles, definisce la reazione francese “sproporzionata“: “Noi continuiamo a lavorare e a difendere le ragioni dell’Italia: non è scritto da nessuna parte che debbano venire tutti da noi. Noi siamo pronti ad accogliere ma non è che dobbiamo comunque aprire le frontiere. Bisogna affrontare la questione con grande serenità ma dobbiamo difendere gli interessi dell’Italia”, dichiara.

error: Content is protected !!