Palio Di Siena: Una città medievale da sogno
di Isabella Laiden
Il mese è luglio. Ci siamo uniti a migliaia di spettatori provenienti da tutto il mondo e ci siamo diretti a Siena. Il Palio, che si svolge nella splendida cittadina medievale collinare di Siena, situata nella regione Toscana, è l’evento più importante della città da più di cinque secoli.
Siamo nella storica Piazza del Campo per partecipare ad uno degli eventi folcloristici più famosi d’Italia e della città. La città si veste di una magia unica, l’atmosfera suggestiva fa rivivere gli aspetti del passato più seducenti ed emozionanti coinvolgendo tutti gli spettatori che ogni anno affollano Piazza del Campo.
Ci siamo seduti in uno dei caffè che si affacciano sulla piazza e abbiamo iniziato il nostro viaggio nel Palio di Siena. Il Palio di Siena è una delle manifestazioni folcloristiche tra le più rinomate, sicuramente la più importante organizzata nella città di Siena. Il Palio di Siena si svolge due volte l’anno, il 2 luglio e il 16 di agosto, e coinvolge migliaia di spettatori ogni anno. Dieci cavalli e cavalieri, senza sella e vestiti con i colori appropriati, rappresentano dieci delle diciassette contrade, o quartieri cittadini, secondo una tradizione che risale al XVII secolo. Il Palio che si corre il 2 luglio è denominato Palio di Provenzano, in onore della Madonna di Provenzano, devozione mariana propria di Siena che si è sviluppata intorno ad un’icona proveniente dalla zona Terzo Camollia della città. Il Palio che si corre il 16 agosto è denominato Palio dell’Assunta, in onore dell’Assunzione di Maria.
Siena è divisa in 17 quartieri, detti anche contrade, di cui 10 selezionati tramite sorteggio per partecipare al Palio. Storicamente, ogni contrada è rivale. Si ritiene che le contrade siano i discendenti di varie antiche compagnie militari senesi.
La rivalità e l’ostilità delle contrade potrebbero risalire ad antiche controversie sui confini. Ogni contrada rappresenta un colore, una bandiera e una mascotte specifici, che si tratti di un porcospino o di un unicorno, che vengono indossati e fatti volare tutto l’anno. Il cavallo di ogni contrada in competizione viene scelto da una lotteria. Una volta scelto, il cavallo viene inondato d’amore, mentre la contrada lo lava, lo striglia e lo ospita in una scuderia di lusso a cinque stelle. Il giorno della gara si scommette su quale contrada vincerà e i cavalli in gara vengono portati nella chiesa della contrada per essere benedetti da un sacerdote. È considerato un segno di buon auspicio se il cavallo lascia i suoi escrementi al’interno della chiesa.
La corsa vera e propria, nella quale i fantini corrono a pelo, gira intorno alla Piazza del Campo, sulla quale è stato steso uno spesso strato di terra. La corsa si svolge per tre giri della piazza e solitamente non dura più di 90 secondi. È frequente che alcuni fantini vengano disarcionati dai cavalli mentre eseguono le insidiose svolte nella piazza, e in effetti non è raro vedere cavalli senza cavaliere finire la corsa. Non è necessario che un cavallo abbia un cavaliere per vincere la gara.
La corsa dei cavalli del Palio, simbolo di Siena, ha una storia lunga e affascinante, che ha inizio nel Medioevo. I primi antecedenti conosciuti della razza sono medievali. La piazza centrale della città era sede di giochi pubblici, pugna, incontri o risse di boxe a più facce, giostre e, nel XVI secolo, corride di tori. Le corse pubbliche organizzate dalle contrade furono popolari a partire dal XIV secolo; chiamato palio alla lunga, veniva corso per tutta la città. Quando nel 1590 il Granduca di Toscana vietò la corrida, le contrade iniziarono ad organizzare corse in Piazza del Campo. Le prime razze di questo tipo erano sul dorso di bufalo e chiamate bufalate; asinate, subentrarono successivamente le corse a dorso d’asino, mentre altrove continuarono le corse dei cavalli. Il primo Palio moderno (palio alla tonda per distinguerlo dal precedente palio alla lunga) risale al 1633.
La corsa equestre ricorda i famosi tornei e giostre medievali: giochi bellici utili per apprendere l’arte del combattimento a cavallo in cui gareggiavano due o più cavalieri. Dieci contrade si contendono il Pallio, un delicato drappo di stoffa da cui deriva il nome della manifestazione. Nel XII secolo il Palio si correva “alla lunga”, cioè lungo un percorso lineare che partiva da fuori le mura cittadine e terminava davanti al Duomo. In Piazza del Campo si svolgevano però altri tipi di giochi e gare, come le corse dei bufali dette “bufalo”. Nel 1605, quando Siena aveva già perso la propria indipendenza, le autorità cittadine ottennero dalle autorità granducali il permesso di spostare la corsa dei cavalli in Piazza del Campo, compiendo tre volte il periplo. Nacque il cosiddetto “Palio alla tonda” che si disputò in due date. Al 14 agosto si aggiunge quello del 2 luglio in onore di un miracolo compiuto dalla Madonna di Provenzano, celebrato in quel giorno.
Alcune fonti fanno risalire la genesi del Palio intorno al 1260 in occasione della celebrazione della battaglia di Montaperti quando i cittadini correvano a cavallo attraverso la città per raggiungere la Cattedrale senese. Altri riferimenti storici attribuiscono invece il Palio di Siena ad un evento leggendario avvenuto nel 1594, quando un soldato nemico sparò alla statua della Madonna di Provenzano e rimase ucciso dall’esplosione stessa. Dopo questo evento i cittadini senesi, oppressi dall’occupazione fiorentina e spagnola, vollero celebrare il miracolo istituendo il Palio come lo conosciamo oggi, con la corsa intorno al campo. La corsa venne poi modificata intorno al XVIII secolo da Violante di Baviera, allora governatore della città, che dettò nuove regole per lo svolgimento della corsa. Il governatore stabilì i confini delle diciassette contrade da concorrere al Palio, che sono rimasti invariati.
Insomma, il Palio è uno dei metodi utilizzati per educare e divertire il pubblico. I quartieri competono tra loro in determinati periodi e insieme si preparano a lungo termine. I quartieri della città partecipano a questa corsa di cavalli che si tiene in Piazza del Campo nel centro di Siena.
Vita Contrada
Una caratteristica che divenne argomento di conversazione sia prima che dopo il Palio. In questo periodo vengono raccontate le leggende e le tradizioni che ogni Contrada mantiene vive da secoli. È davvero una grande occasione per vivere questa tradizione al suo posto. Non scegli una Contrada, ma appartieni alla Contrada in cui sei nato per il resto della tua vita, lavorando per essa e offrendo tutte le risorse che hai (compreso il tempo libero e talvolta il denaro). Contrada è una famiglia diversa da quella naturale, ma altrettanto unita, con legami formatisi negli anni; La Contrada può aiutare in ogni situazione ed è anche un luogo dove incontrare altre persone (sempre appartenenti alla stessa Contrada e mai ad un’altra), vivere in sicurezza, crescere e formare una propria famiglia.
Anche la competizione fa parte della vita delle contrade e, soprattutto con l’avvicinarsi del giorno del Palio, le persone tendono a diventare più timide e riservate, soprattutto nei confronti dei contradaioli di altre regioni, minimizzando i rapporti e talvolta evitandoli. Avere. Il Palio è in realtà l’ultimo evento di preparazione di un anno, che ha i suoi momenti più importanti prima di una settimana in cui Siena diventa una città colorata, piena di vita e di attività: ogni Contrada organizza una grande festa per le vie principali, alla quale sono invitati tutti. Un momento comune per stare insieme, ma anche un giorno in cui Siena ritorna alla sua vecchia vita: ogni strada è piena di persone e turisti che cercano di entrare in contatto con il vero spirito della gente di Contrada, per coglierne gli aspetti più caratteristici.
I quartieri della città partecipano a questa corsa di cavalli che si tiene in Piazza del Campo nel centro di Siena. Sono 17 i quartieri chiamati Contrada, ma solo 10 quartieri riescono ad accedere alla finale e si contendono il Pallio, di stoffa sottile, da cui prende il nome l’evento. Nel 1729 Violante Beatrice di Baviera, moglie di Ferdinando de’ Medici e governatrice di Siena, stabilì il numero delle contrade – 17 – nonché i loro confini. C’è grande divertimento nei quartieri durante e prima del giorno del Palio.
Spettacoli storici, tournée di band e bandiere di quartiere lanciate in aria riportano la città al Medioevo. Gli abitanti della città ricominciano a vivere come una grande famiglia, poiché dieci contrade si contendono il Pallio, una ragnatela da cui prende il nome l’evento.
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