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A carne coltivata si può comprare nel Regno Unito

Vita gazette – Il Regno Unito è il primo paese ad approvare la carne coltivata. Per ora però la carne coltivata sarà destinata solo agli animali domestici. Il primo via libera per il pollo.

Il Regno Unito è il primo Paese ad approvare la vendita di carne coltivata. Entro la fine di quest’anno, i cittadini britannici potranno andare al supermercato e acquistare carne cresciuta non sulle ossa di capi di bestiame, ma in laboratorio. Ad essere stato approvato dalla Animal and Plant Health Agency e dal Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e l’Agricoltura è uno specifico prodotto della compagnia Meatly. Approvato per ora un singolo prodotto di cibo per animali domestici. Secondo un sondaggio, il 50% dei britannici è disposto a dare carne coltivata per cani e gatti. Un terzo è disposto ad assaggiarla.

Il pollo coltivate

Si tratta di pollo sintetico ottenuto prelevando un piccolo campione da un uovo di gallina. Successivamente questo viene coltivato con vitamine e aminoacidi in laboratorio, e poi coltivandolo con le cellule in un contenitore simile a quello in cui viene fermentata la birra. Il risultato è una pasta simile al paté. Tutti questi aspetti sono stati valutati dall’agenzia preposta, che ha dato il via libera al consumo alimentare animale, mentre ulteriori verifiche sono necessarie per un’eventuale approvazione per gli esseri umani.

Potendo muoversi in maniera autonoma e più velocemente dell’Unione Europea grazie a Brexit, il Regno Unito intende guadagnare un vantaggio competitivo in un settore che in futuro potrebbe essere fondamentale per garantire ai propri cittadini un’alimentazione simile a quella attuale senza dover venire a patti con le questioni etiche e l’impatto ambientale dell’allevamento animale, responsabile di una quota considerevole – tra il 12% e il 20% – delle emissioni di gas serra a livello globale. Secondo le stime del Good Food Institute, infatti, una produzione di carne coltivata su larga scala potrebbe ridurre le emissioni di gas serra fino al 92% rispetto alla carne di animali da allevamento.

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