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Il Ponte Vecchio è da restaurare

Vita gazette – Ponte Vecchio, uno dei simboli di Firenze, la cui origine risale all’antica Roma, è in fase di restauro.

Il sindaco della città Dario Nardella ha annunciato che il ponte sarà sottoposto per la prima volta nella sua storia a un completo restauro. Le autorità comunali spenderanno circa 2 milioni di euro per il progetto per contrastare l’usura del tempo e della natura. Il piano è di rafforzare preventivamente la sua struttura di supporto e utilizzare nuovi materiali e tecnologie per allungarne la vita.

E’ stata predisposta una piattaforma galleggiante con le impalcature necessarie per effettuare i necessari rilievi pre-restauro, installare un sistema di monitoraggio della durata di un anno e prelevare campioni dei materiali. Il molo dovrebbe rimanere in posizione per circa tre settimane, spostandosi da una campata all’altra pur essendo assicurato da due cubi di cemento accanto alla riva sinistra e quattro ancore da 70 chilogrammi.

Il restauro si concentrerà in particolare sulla rimozione delle erbacce prima del consolidamento delle pietre danneggiate e della ricostruzione delle parti mancanti. Particolare attenzione sarà riservata agli stemmi e alle modanature, nonché alle cataste di legno che sostengono le gioiellerie del ponte. Per finire, le pietre della superficie del ponte saranno fissate in posizione e sarà data una mano protettiva di sigillante per evitare che la pioggia penetri nella struttura.

L’attuale versione del famoso ponte risale al 1345, anche se la sua paternità è un po’ un mistero. Fu progettata inizialmente con scopi difensivi prima di diventare sostanzialmente una strada di mercato che attraversa il fiume Arno. Il ponte ospitò così molte botteghe, prima macellerie e pescherie, poi argentieri e gioiellieri.

Nonostante la turbolenta storia di Firenze, la più grande sfida all’esistenza di Ponte Vechhio arrivò nel 20° secolo, e non lo fu durante la seconda guerra mondiale (in realtà era l’unico ponte risparmiato dall’esercito tedesco in ritirata).

Fu un’alluvione del 1966 che riuscì a dare un duro colpo alla struttura ea trasformarsi così nella più grande minaccia alla sua esistenza. All’epoca sono stati eseguiti alcuni piccoli lavori per sostenere i pilastri del ponte, ma questa volta è pensato per essere molto più completo. Il restauro si concentrerà anche sulle pietre e sulle decorazioni.

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