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Migranti, Corte albanese approva accordo con l’Italia

Vita gazette – La Corte Costituzionale di albanese convalida l’accordo Italia-Albania sui migranti. E ha dato il via libera al trattato con l’Italia sui migranti, respingendo il ricorso di costituzionalità presentato dai deputati del Pd all’opposizione albanese.

La Corte costituzionale dell’Albania ha approvato il progetto dell’Italia e del suo stesso Governo di creare due centri di accoglienza per alcuni migranti nel Paese. Cinque dei nove giudici hanno votato a favore lunedì, quattro contro.

Si prevede ora che anche il Parlamento albanese voterà a favore, dal momento che il partito del premier socialdemocratico Edi Rama ha la maggioranza. La Camera dei deputati italiana lo ha già approvato, ma il testo deve ancora essere ratificato dal Senato.

I centri, che saranno gestiti dall’Italia, sono previsti nel porto di Shengjin sull’Adriatico e in una ex base militare a Gjader e potranno ospitare circa 3’000 persone contemporaneamente. L’Albania sarà coinvolta nel monitoraggio dei centri.

Il passato dell’accordo

Il provvedimento riguarda i migranti che vengono presi a bordo dalle autorità competenti in alto mare e diretti in Italia. Rama e la sua omologa italiana Giorgia Meloni hanno firmato un memorandum d’intesa sulla questione poco più di due mesi fa.

La corte ha esaminato se l’accordo viola la Costituzione dell’Albania cedendo potenzialmente territorio per il trattamento dei migranti, con l’accoglienza iniziale di circa 3.000 persone e la prospettiva di fino a 36.000 all’anno.

L’accordo, annunciato a novembre dal primo ministro italiano Meloni, afferma che il piano è necessario per ridurre gli arrivi via mare in Italia, aumentati del 50% lo scorso anno rispetto ai quasi 104.000 del 2022.

Secondo l’accordo, criticato dai gruppi per i diritti umani ma tacitamente approvato dall’UE, ad essere assegnate all’Albania sarebbero le persone salvate dalle imbarcazioni italiane. Minori, donne incinte e persone vulnerabili verrebbero portati in Italia.

A dicembre, il Parlamento albanese era stato costretto a fermare il processo di ratifica del patto sui migranti con l’Italia dopo che la Corte Suprema ha approvato una richiesta dell’opposizione per esaminare la costituzionalità dell’accordo.

Un tribunale in Albania era avviato un’udienza per stabilire se un accordo con il governo italiano violerebbe la Costituzione consentendo l’utilizzo del territorio albanese come centri di accoglienza per le persone che cercano di entrare nell’UE via mare.

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