Vita Gazette

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È stato ritrovato un affresco

che racconta la storia di Frisso ed Elle

Vita gazette-  La nuova scoperta effettuata a Pompei, un affresco del mito di Frisso e Elle all’interno della casa di Leda.

Continuano gli sforzi per rivelare la storia, l’arte e la cultura della vita di quel periodo nell’antica città di Pompei, che fu sepolta sotto la cenere dopo l’eruzione del’ Vesuvio circa 2mila anni fa. Infine, durante i lavori in casa di Leda, furono scoperti degli affreschi di straordinario valore: Mettendo in mostra colori vivaci e un’arte squisita, La scena raffigura Frisso in fuga sull’ariete del Vello d’Oro con la sua gemella Elle, che tenta invano di salvare dopo essere caduto tra le onde.

I ruoli principali nella leggenda di Frisso ed Elle sono due fratelli (un maschio e una femmina) e lo straordinario ariete d’oro donato a Frisso. Il loro padre è Atamante, re della Tessaglia, uno dei leggendari eroi della Grecia. La dea Era è gelosa della seconda moglie di Atamante, Ino. E decide di uccidere i figli di Atamante, Frisso ed Elle.

Secondo la mitologia greca, un ariete dal vello d’oro fu inviato a Frisso ed Elle, che volevano scappare dalla matrigna. Mentre i due fratelli, fuggiti in carrozza, erano nei pressi dei Dardanelli, Helle cadde dalla carrozza e annegò. Il colorato affresco rinvenuto a Pompei raffigura questo momento di annegamento; è la scena che raffigura Frisso, in fuga sull’ariete del Vello d’Oro con la gemella Elle, che tenta invano di salvare dopo che quest’ultima è scivolata tra le onde.

L’antica città di Pompei fu distrutta nel 79 d.C. da un’esplosione che uccise più di 2.000 persone. Le rovine sono diventate uno dei siti archeologici più visitati al mondo.

Pompei, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e secondo sito turistico più visitato in Italia dopo il Colosseo, ha una superficie di circa 22 ettari, di cui un terzo sotto la cenere.

Tra le sorprese portate alla luce negli ultimi mesi nella città, che attira circa 4 milioni di visitatori l’anno, figurano 13 statuine in stile presepe che testimoniano le tradizioni rituali pagane dell’antica città romana e, lo scorso giugno, una suggestiva natura morta a forma di pizza con un oggetto che somiglia sospettosamente ad un ananas. Include un affresco.

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