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Festa del Cinema di Roma 2024: Berlinguer

L’ambizione di Enrico Berlinguer raccontata nel film alla Il festival, giunto alla sua 19esima edizione, aperto con la pellicola del regista Andrea Segre dedicata al politico e militante sardo, tra i più amati di tutti i tempi.

E’con “La grande ambizione” che si aperto la 19esima Festa del Cinema di Roma: un film dedicato a Berlinguer, che ne racconta la storia, le vicende, il coraggio, la fermezza, ma anche un lato più intimo e familiare. Per la prima volta il cinema italiano racconta la storia di Enrico Berlinguer.  Il film è un viaggio, che inizia con Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale e va avanti con l’ambizione, anzi “la grande ambizione” di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia.

 Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati. Anni in cui Enrico Berlinguer, con il suo accento sardo, la sigaretta sempre in bocca e il suo silenzio eloquente, ha messo al centro della sua vita il bene della collettività arrivando a un passo dal cambiare la Storia. Berlinguer, rappresentando il PCI e sfidando i dogmi della guerra fredda, di un mondo diviso in due, ha tentato, per diversi anni e insieme ai suoi collaboratori di andare al governo aprendo a una stagione di dialogo con Aldo Moro e la Democrazia Cristiana, e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Berlinguer, İl racconto di un preciso momento storico – il quinquennio tra il 1973 e il 1978 -, in cui Berlinguer, uomo e politico determinato, ha fatto tutto ciò che poteva per affermare un cambiamento sociale, culturale e democratico.“Qualunque cosa succede nella vita bisogna andare avanti”, dice Enrico Berlinguer alla figlia Maria in una scena del film di Andrea Segre.

A vestire i suoi panni, un magistrale Elio Germano. Nel film non c’è solo Berlinguei sono tutti coloro che spesso sedevano al tavolo delle decisioni con lui. Personaggi che, seppur tutti in piccoli momenti, diventano chiave per rileggere e riscoprire il passato confrontandolo con l’oggi (o con la possibilità di un domani). L’ambizione del film ricorda a tanti – e a chi non vissuto quel perioso storico – che c’è stato un momento in Italia in cui la democrazia era difesa con passione, lealtà, perseveranza, partecipazione da personaggi che, come Berlinguer, hanno portato avanti una dimensione romantica della politica.

“Avevo letto un libro di Piero Ruzzante sugli ultimi giorni di Berlinguer e lì mi è venuto in mente che era un’idea che avevo già in testa”, così parla il regista Andrea Segre. “Era incredibile che il cinema italiano non avesse ancora raccontato Berlinguer e quel terzo di italiani che hanno vissuto attorno al PCI”

“Oggi si parla molto di leader, di leaderismo, che non abbiamo un leader. Ma siamo sicuri che la risposta sia nel leader? Perché innanzitutto Berlinguer era un segretario e questa è una differenza semantica molto importante. Chiunque ci raccontava di lui, parlava del suo inquietante silenzio, una persona che faceva parlare molto gli altri, ascoltava e desumeva”, ha detto Germano.

Nel cast, accanto ad Elio Germano troviamo: Stefano Abbati (Umberto Terracini), Francesco Acquaroli (Pietro Ingrao), Paolo Calabresi (Ugo Pecchioli), Roberto Citran (Aldo Moro), Pierluigi Corallo (Antonio Tatò), Nikolay Danchev (Leonid Brežnev), Svetoslav Dobrev (Todor Živkov), Luca Lazzareschi (Alessandro Natta), Lucio Patanè (Gianni Cervetti), Andrea Pennacchi (Luciano Barca), Paolo Pierobon (Giulio Andreotti), Elena Radonicich (Letizia Laurenti), Fabrizia Sacchi (Nilde Iotti), Giorgio Tirabassi (Alberto Menichelli).

La grande ambizione uscirà nelle sale giovedì 31 ottobre distribuito da Lucky Red.

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