La porta del giardino segreto si è aperta
Vita gazette – Riaprito Giardino segreto delle Erme a Villa Borghese a Roma. Nell’incantevole cornice del Giardino delle Erme, l’Esedra dei Draghi e la storica fontana hanno ritrovato il loro antico splendore.
Prosegue valorizzazione patrimonio culturale Roma. Questa volta un’area monumentale di età barocca nel cuore del parco di Villa Borghese che torna al suo originale splendore: l’Esedra dei Draghi e della fontana del Giardino, conosciuto anche come “IV Giardino Segreto” di Villa Borghese. Viene così riconsegnato alla città uno spazio architettonico di meraviglioso di età barocca. Il Giardino delle Erme è parte del complesso dei secenteschi “Giardini Segreti” nati per esporre fiori rari ed esotici.
I lavori hanno interessato anche il monumentale portale d’ingresso del giardino: nella cosiddetta Esedra dei Draghi, così denominata per i due draghi che erano il simbolo araldico della famiglia Borghese, sono stati recuperati il cancello secentesco, gli intonaci e le tinteggiature originali ed è stato ripristinato il ricco apparato decorativo in stucco, costituito dalle cornici, dalle copie delle erme romane aggiunte nell’Ottocento e dalle sfere di travertino che impreziosiscono l’attico.
Gli interventi hanno restituito integrità e bellezza agli intonaci e alle tinteggiature originarie dell’esedra, seguendo i dettagliati risultati emersi dagli esami stratigrafici. Anche l’imponente decorazione in stucco, con le sue cornici marcapiano, nicchie ovali contenenti riproduzioni di busti romani e sfere di travertino che arricchiscono l’attico insieme a due imponenti draghi araldici borghesiani, è stata meticolosamente restaurata. Inoltre, la preziosa fontana al centro del giardino, frutto di un assemblaggio ottocentesco che combina un bacino interrato moderno con una vasca superiore rinascimentale di origine ignota, è stata accuratamente pulita e il suo sistema idrico completamente rinnovato, riportandola alla piena funzionalità.
Villa Borghese, con i suoi 80 ettari e nove accessi, rappresenta uno dei polmoni verdi più estesi e significativi della Capitale, nonché un vero e proprio museo all’aperto. Quest’area è un crogiolo di architetture, monumenti, fontane e statue che si fondono con una ricca varietà botanica, attirando l’interesse di numerosi visitatori e cittadini
I lavori, della durata di circa quattro mesi, promossi dall’assessorato alla Cultura ed eseguiti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente sono stati realizzati grazie a una donazione di prestazioni della società Izi Spa, per un importo complessivo di 100 mila euro, oltre alla direzione lavori e all’adeguamento funzionale degli impianti.
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