Oggi, 25 ottobre, è la Giornata mondiale della pasta
Oggi festeggiamo il world pasta day, la giornata mondiale della pasta, che non è solo un’eccellenza e il simbolo della cucina italiana ma è un cardine di identità e di cultura di tutti gli italiani.
“Maccherone m’hai provocato e io te distruggo…io me te magno”. Una citazione così famosa da non aver quasi bisogno di presentazioni. Era il 1954 e uno straordinario Alberto Sordi addentava una forchettata di pasta nel celebre film “Un americano a Roma”. Lei, la pasta, quel piatto che sulle tavole italiane non manca mai, oggi è la vera protagonista. Al ragù, con le verdure, con il più tradizionale pomodoro e basilico, integrale o no, è sempre un trionfo di gusto.
Ogni anno si producono milioni di tonnellate di pasta che, icona della cultura gastronomica made in Italy, ha travalicato i confini e continua a conquistare palati, sconfinando in paesi oltreoceano. I consumi totali sfiorano i 14 milioni di tonnellate, ma dappertutto se mangi pasta pensi Italia. Ne siamo i più grandi consumatori, con oltre 23 chili annui pro-capite, ma anche quelli che più di tutti, producendola nei nostri pastifici o preparandola nelle cucine dei ristoranti di cinque continenti, la fanno conoscere al resto del mondo: nel 2023 il 56% della produzione nazionale di pasta italiana è stata destinata all’estero. Parliamo di 2,2 milioni di tonnellate, in pratica 75 milioni di porzioni di pasta italiana che lo scorso anno sono state proposte nelle case e nei ristoranti di quasi 200 Paesi.
E la roccaforte della pasta rimane l’Italia, dove c’è un altissimo consumo di pasta all’anno e si assiste a un continuo fiorire di ricette vecchie e nuove che ne esaltano il sapore.
Ma è soprattutto in Italia che gli stranieri amano mangiarla, e non è un caso. L’Economist l’ha incoronata nel 2019 come “la più influente al mondo”. Nel 2022 compaiono ben 10 ricette di pasta nella Top30 della CNN sui “piatti italiani che tutti dovrebbero provare almeno una volta nelle vita” e anche secondo TasteAtlas, guida online di viaggio esperienziale per il cibo tradizionale, la cucina italiana è la migliore del mondo.
Per celebrarla il 25 ottobre si celebra la giornata mondiale della pasta, indetta dall’Unione Italiana Food e dall’IPO (International Pasta Organisation).
La storia millenaria della pasta
Gli antenati della pasta risalgano ai tempi degli antichi etruschi mentre le prime lavorazioni manifatturiere della pasta secca sono testimoniate a partire dal IX in Sicilia per poi allargarsi in zone dal clima secco e ventilate come Gragnano, Torre Annunziata e diverse aree della Puglia. L’accoppiata vincente con la salsa di pomodoro è squisitamente napoletana e risale alla fine del Settecento.
Del tutto infondata è la leggenda secondo cui fu Marco Polo ad importare dalla Cina gli spaghetti in tutto il mondo.
La pasta: di cosa è fatta
Le modalità di produzione della pasta sono cambiate nel corso del tempo, ma il prodotto è rimasto sempre lo stesso.
La pasta è fatta di una miscela di semola di grano duro e acqua. Mentre la pasta fresca viene preparata anche con farina di grano tenero, per la pasta secca in Italia si utilizza solo semola di grano duro, come stabilito per legge.
Grano duro e grano tenero sono due varietà del cereale più diffuso al mondo: il frumento. In Italia si coltivano entrambi:
La semola di grano duro contiene un particolare glutine che consente alla pasta secca di tenere la cottura e restare al dente.
Pasta: tutti i formati
Si fa presto a dire pasta. Ma di che tipo? Le varietà sono tantissime.
Infatti, esistono 300 tipi di pasta prodotti in Italia, a testimonianza della ricchezza della nostra tradizione.
Al mutare della forma, cambia anche la sostanza: spaghetti, penne o rigatoni si differenziano, e tanto, per sapore e consistenza. Ognuno ha una particolarità e si abbina a determinati ingredienti.
Le superfici possono essere:
Le paste corte si dividono in:
Quelle lunghe, invece, si distinguono in paste:
Pasta: riconoscere la vera qualità?
Due indici per valutare la bontà della pasta sono la capacità di mantenersi al dente e il colore dopo la cottura che deve essere giallo dorato brillante. È inoltre importante ricordare che la pasta è tra i pochi alimenti industriali a non possedere conservanti perché l’essicazione ne garantisce una naturale conservazione. Spaghetti, penne rigate, fusilli, rigatoni etc. sono quindi da considerarsi cibi alleati della salute.
Pasta: il segreto del suo successo
Ma qual è il segreto del suo successo in Italia e nel mondo? Semplicità e gusto riassumono perfettamente l’essenza della pasta. È un alimento versatile, che si adatta a un’infinità di condimenti e, soprattutto, piace a tutti, grandi e piccoli.
Inoltre, è semplice da cucinare e da conservare. Infine, la varietà di formati, la rende sempre differente. Non ci si stanca mai, perché ogni piatto di pasta è diverso, con un sapore unico, pronto a conquistarci come se, ogni volta, fosse la prima volta.
La Top10 dei piatti di pasta più ordinati dagli stranieri quando vengono in vacanza in Italia riconferma come capisaldi i piatti storicamente protagonisti della tradizione, in cui a prevalere sono i piatti tipici del Sud. Con valori su una scala tra 0 e 10, sul podio si piazzano gli Spaghetti alla Carbonara (7,8), le Lasagne alla bolognese (7), la Pasta al pomodoro (6,9). La classifica prosegue con Spaghetti alle vongole (quasi a pari merito con la pasta al pomodoro 6,8), Bucatini all’amatriciana (6,7), Spaghetti cacio e pepe (5,3), Tortellini in brodo (4,3), Pasta alla norma (3,8), Trofie al pesto (3,4), Orecchiette con cime di rapa (2,9).
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