Il Senato vota la fiducia al governo:
115 sì, 79 no e 5 astenuti
Vita gazette – Il Senato ha approvato la mozione di fiducia al governo Meloni con 115 sì, 79 no, 5 astenuti.
Il premier Giorgia Meloni ha risposto alle domande sul governo.
“Né gas russo né materia prima cinese”
“Servono misure che nel medio-termine liberino l’Italia da una dipendenza energetica inaccettabile. penso all’estrazione di gas naturale, Penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l’Europa. Poi estraggono altre nazioni e non è che il gas estero inquina di meno”. Lo ha detto Giorgia Meloni nella sua replica al Senato “Non possiamo pensare di demolire filiere di eccellenza produttiva nazionale per assecondare obiettivi stabiliti prima della guerra e in un contesto diverso da quello di oggi. Non ci renederemo mai disponibili a passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle materie prime cinesi, non mi sembra una strategia intelligentissima”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in sede di replica al Senato.
Sostegno all’Ucraina
“L’unica possibilità, da che mondo è mondo, per favorire i negoziati nei conflitti è che ci sia un equilbiro. A meno che mi vogliate dire che la pace si ottiene con la resa, la pace si ottiene proseguendo con il sostegno all’Ucraina, consentendole di difendersi. Ho grande stima della nazione che vado a governare, però pensate che la posizione che l’Italia decide di tenere sulla situazione in Ucraina, se l’Italia si voltasse dall’altra parte – e io non lo farò mai – barattando la sua posizione per la propria tranquillità, cosa farebbe l’occidente? La stessa cosa! Non cambierebbe dunque l’esito per l’Ucraina, ma l’approccio che altri avranno su di noi, sulla nostra credibilità, affidabilità anche sul piano commerciale’. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in sede di replica al Senato ricordando che “il nostro volume di esportazione con la Russia è più o meno dell’1% mentre con il resto dell’occidente più o meno dell’80%. Ciò che decidiamo sull’Ucraina – ha concluso – decidiamo del destino dell’Italia”.
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