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La sfilata di Armani primavera estate 2025, tra passato e futuro

Giorgio Armani ha costruito il ponte dal passato al futuro attraverso una cravatta. Ha aperto la gamma Armani di colori “calmanti, semplici e neutri” su cravatte colorate e fluide come una seduta terapeutica. Si è seduto ancora una volta sul trono del “principe della moda”, con la sua sfilata accompagnata da rasi eleganti, tessuti dalle texture particolari e ricami preziosi.

Nel 1635, durante la Guerra dei Trent’anni, il re francese Luigi XIII. C’erano circa 160mila legionari e cavalieri che combattevano per Luigi. Un gruppo di loro era diverso dagli altri. Erano soldati croati che combattevano con le sciarpe al collo. Quando lasciavano la casa per la guerra, le loro mogli, amanti e madri si toglievano le sciarpe dalla testa, le legavano al collo degli uomini che amavano e facevano un nodo. per ricordare loro se stessi e proteggere i loro uomini dal male.

Le sciarpe donate ai soldati dalle donne croate si sono trasformate in un accessorio importante nelle mani degli stilisti francesi e hanno subito cambiamenti significativi nel processo. C’è una notevole somiglianza tra la donna croata che annoda la sua sciarpa al collo dell’uomo croato che va in guerra e la donna che dà la forma definitiva alla cravatta del marito quando esce di casa la mattina.

Armani, il principe della moda, ha stabilito un legame radicato e duraturo tra passato e futuro ponendo la cravatta al centro della sua collezione. Ha dimostrato ancora una volta che gli appassionati di Armani avevano ragione con la sua scala di colori specifica per il marchio sul ponte, che ha utilizzato come se ricordasse il marchio Armani.

La Spring-Summer 2025 di Emporio Armani riparte esattamente dal look della foto d’epoca che campeggia in passerella: un look dalle linee purissime, bianco, un completo maschile con la cravatta pensato per una donna. La foto, realizzata da Tom Munro, risale agli anni Duemila ed è stata ai tempi utilizzata come locandina in occasione di una mostra che Armani tenne al Guggenheim di New York. La scelta di tornare a quegli anni, non è casuale,  La collezione Primavera-Estate 2025 di Emporio è infatti impostata come un dialogo, tra passato e presente. La cravatta, punto di partenza per Armani, torna oggi.  Elemento di stile sempre attuale, viene impiegato da Armani per completare ai look più diversi. Le cravatte compaiono in passerella nelle forme più accattivanti ed originali. In queste uscite, la troviamo sotto al blazer, sull’abito annodata come una sciarpa, coi pantaloni luccicanti da sera. Con o senza la camicia, con la giacca o col gilet lungo. Sui pantaloni o sulla gonna, arricchisce i top in paillettes, si porta sulla pelle come una sciarpa o un collier o ancora viene richiamata sul punto vita, in abiti brillanti e sofisticati.

La collezione è nel suo insieme preziosa, fatta di strass, trasparenze, costruzioni fluide e raffinate, cromie intense, e viene resa ancora più speciale dagli accessori. Per Principe Giorgio Armani l’abito deve seguire chi lo indossa e non a caso il tono dei capi risulta morbido e naturale, sottolineato da scarpe piatte, ballerine che diventano stivaletti, borse capienti in crosta o intrecciate, oppure micro, cappelli dalla tesa larga. Giacche morbide dalle spalle naturali, pantaloni fluidi, oppure da cavallo, blouson, parka e trench si alternano a piccoli abiti dai drappeggi avvolgenti, gonne lunghe, abiti leggerissimi. i materiali dalla mano opaca – seta, lino e cotone – in una palette chiara e naturale si amalgamano alle superfici iridescenti rosa, salvia e grigio chiaro, mentre le tinte unite sobrie, scure e naturali, coesistono con stampe acquose e note piene e vivaci di blu e fucsia.

Tra i pezzi cult della Spring/Summer 2025 di Emporio Armani, gli stivaletti da boxe, apparsi sotto diversi look. Stringati, versatili, comodi, una direzione comune per molte calzature viste sulle passerelle della Milano Fashion Week. Anche sulla passerella di Emporio Armani compaiono look dall’effetto elegantemente stropicciato, un’altra tendenza della prossima stagione. Armani, che lavora sulle linee quanto sulla ricerca dei tessuti, ha sperimentato lo stile sgualcito su stoffe lucide per accentuare l’effetto cangiante dei capi. In passerella compaiono il blu brillante e il rosa peonia – due tonalità amate dallo stilista – le rouches, le giacche corte, i pantaloni a sbuffo e alla zuava. La seconda e ultima parte della sfilata è una parata di uscite in pieno stile Armani. Look preziosi che puntano sul contrasto di capi matti e lucidi. Trasparenze, decorazioni, linee fluide riconoscibilissime. Irrestistibili, come sempre, tutti gli accessori, dalle borse, ai gioielli, ai cappelli, mai semplice completamento del look ma nota peculiare di uno stile impeccabile e curatissimo, catalizzatori di ispirazioni che spesso provengono da molto lontano.

Lo stilista, che ha compiuto novant’anni lo scorso luglio, è il protagonista del giovedì della settimana della moda di settembre, quest’anno orfana dell’appuntamento con la nuova collezione Armani Privé, che sarà presentata eccezionalmente a New York il prossimo 17 ottobre. A Milano Armani ha appena aperto lo store rinnovato di Emporio Armani in Via Manzoni. Al termine del fashion show, divide gli applausi con i Ceo e responsabili uffici stile della linea Emporio: Leo Dell’Orco, Silvana Armani, Nicola Lamorgese e Marco Brunello.

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