Regionali, il centrosinistra vince in Umbria ed Emilia-Romagna
Stefania Proietti e Michele De Pascale sono stati eletti rispettivamente presidenti delle regioni Umbria e Emilia-Romagna, sconfiggendo gli avversari della destra Donatella Tesei e Elena Ugolini.
Umbria, vince Stefania Proietti
La sindaca di Assisi e presidente della provincia di Perugia, Stefania Proietti è la nuova presidente della Regione Umbria: si è imposta sull’avversaria Donatella Tesei. La candidatura della sindaca di Assisi è stata sostenuta da un campo larghissimo formato da Pd, Avs, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Azione. Nata nel 1975, consegue la laurea in ingegneria meccanica, un dottorato di ricerca in ingegneria industriale e un master universitario di II livello in gestione dei sistemi energetici.
È autrice di 70 pubblicazioni scientifiche e inventrice di brevetti nel settore energetico e ambientale, nonché professore universitario di II Fascia al dipartimento Scienze Ingegneristiche dell’università Guglielmo Marconi. Inoltre, ha partecipato a eventi come le Conferenze delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop). Si avvicina alla politica nel 2010, quando entra a far parte dell’IPCC Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, su designazione del ministero dell’Interno. Nel 2016, la prima candidatura a sindaco di Assisi, sostenuta dalla coalizione di centrosinistra. Viene poi rieletta nel 2021 con il sostegno anche del Movimento 5 Stelle e, nello stesso anno, ricopre la carica di presidente della provincia di Perugia.
Come sindaca di Assisi, Proietti ha preso parte alle Conferenze delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Marrakech (COP22), Bonn (COP23) intervenendo come relatrice sui temi della sostenibilità urbana. È intervenuta in qualità di relatore istituzionale membro di ICLEI (Amministrazioni locali per la sostenibilità a COP22, COP23 e al Global Climate Action Summit (Patto mondiale delle Nazioni Unite) tenutosi nel 2018 a San Francisco. In quella occasione gestisce un Panel organizzato dal Governatore della California.
Cinquant’anni da compiere a gennaio, un marito al quale è legata dai tempi del liceo, due figli di 16 e 10 anni.
Emilia Romagna vince Michele de Pascale
Michele de Pascale ha stravinto le elezioni regionali in Emilia-Romagna. Una vittoria netta, mai in discussione, quella del candidato sostenuto da Pd, M5s e Alleanza Verdi e Sinistra che a 39 anni (ne compirà 40 il prossimo 20 gennaio) può vantare nel suo curriculum già un doppio mandato come sindaco di Ravenna, oltre a molti altri ruoli a livello locale (e non solo).
Di origini salernitane, ma nato a Cesena, de Pascale inizia a fare politica già al liceo come rappresentate di istituto. All’università si iscrive alla facoltà di medicina senza però portare a termine gli studi. La sua passione è la politica: nel 2004 si candida al consiglio comunale di Cervia, risultando eletto; tre anni dopo si iscrive al nascente Partito Democratico e nel 2009, sempre a Cervia, diventa assessore, mentre nel 2013 assume il ruolo di segretario provinciale del Partito Democratico di Ravenna.
Proprio a Ravenna viene eletto sindaco nel 2016 e confermato primo cittadino anche cinque anni più tardi. Nel frattempo, nel 2018, diventa anche presidente dell’Unione delle province d’Italia. Dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna è stato tra gli amministratori locali più in vista nel richiedere l’intervento di Roma per i ristori destinati alle zone più colpite dall’alluvione, ricompattando la corrente ‘ombra’ degli amministratori territoriali interna al Partito Democratico.
Sposato con Laura Casadio, figlia dell’ex presidente della Provincia di Ravenna, ha due figli ed è tifoso della Juventus. Nel suo passato c’è anche un avvenimento tragico che lui stesso ha definito lo “spartiacque” della sua vita. Nel gennaio 2011, dopo aver accompagnato a casa la fidanzata, rimane vittima di un gravissimo incidente e resta per 10 giorni in coma farmacologico.