La Scala: “Cessate il fuoco”
Vita gazette – La Scala lancia il suo appello per la pace in Medioriente con striscione: ”Cessate il fuoco”.
Un grido unanime per la pace si è levato ieri sera dal Teatro alla Scala di Milano. Prima dell’ultima rappresentazione dell’opera-balletto “Madina” di Fabio Vacchi, un enorme striscione con la scritta “Cessate il fuoco” ha campeggiato sul palcoscenico, accolto da un caloroso applauso del pubblico.
La prima dell’ultima replica dell’opera-balletto Madina, il padrone di casa Dominique Meyer, i protagonisti Roberto Bolle e Antonella Albano, il compositore Fabio Vacchi, il direttore Michele Gamba e una rappresentanza di orchestra, corpo di ballo e tecnici hanno guadagnato il proscenio prima che si spalancasse il sipario sullo striscione di 13 metri con la scritta “Cessate il fuoco”.
Loro insieme sul palco per chiedere “la fine del conflitto in Palestina”. Il pubblico in sala si è alzato in piedi e ha applaudito per più di un minuto.
La trama di Madina
La scelta della scritta “Cessate il fuoco” non è casuale. Essa riecheggia il tema centrale di “Madina”, balletto che narra la storia di una ragazza cecena che sceglie di non far esplodere la cintura esplosiva che porta in vita per non morire e non uccidere.
Non è la prima volta che la Scala prende posizione su questo fronte. Era già accaduto il 4 aprile 2022, quando, a poco più di un mese dall’invasione dell’Ucraina, il direttore musicale del teatro Riccardo Chailly aveva diretto il Concerto per la Pace: l’evento, avevano spiegato gli organizzatori in quell’occasione, andò in scena “interpretando un auspicio unanime dei professori d’orchestra, degli artisti del coro e di tutti i lavoratori, della direzione del Teatro alla Scala e del maestro Riccardo Chailly, per raccogliere fondi a sostegno delle popolazione colpite dagli eventi bellici in Ucraina”.
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