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Venere Europa contro Marte America

Italia: “La vera pornografia è l’ignoranza!”

Vita gazette – Una delle opere iconiche del periodo rinascimentale, quando l’arte e l’illuminismo erano al loro apice, la statua del David provocò sviluppi tragicomici in una scuola americana. La reazione del genitore all’introduzione della statua del David agli studenti nel titolo rinascimentale ha portato al licenziamento del preside della scuola. Le risposte dall’Italia sono arrivate dai genitori contro l’etichettatura di “pornografia”: “La vera pornografia è l’ignoranza!”

Questa analogia, espressa nel contesto della politica internazionale da Robert Kagan, uno dei padri del movimento Neo-Con, che ha fatto l’analogia che “gli americani vengono da Marte e gli europei da Venere”, ha dimostrato la sua accuratezza nel campo dell’arte . Mentre agli studenti di prima media veniva insegnato il periodo rinascimentale alla Tallahassee Classical School in Florida, l’esposizione della statua del David ha suscitato reazioni. Alcuni genitori hanno presentato le loro denunce all’amministrazione scolastica. Su questo, il consiglio di amministrazione della scuola ha ritenuto responsabile la preside della scuola, Hope Carrasquilla. E gli è stato detto che sarebbe stato licenziato se non si fosse dimesso. Di conseguenza, il manager si è dimesso a causa di questo incidente tragicomico.

Un premio per la preside licenziata

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha proposto di premiare l’insegnante americana Hope Carrasquilla. Nardella ha annunciato che vorrebbe invitare a Firenze la preside licenziata per portarla ad ammirare di persona la statua del David custodita nella Galleria dell’Accademia. Su Facebook ha scritto: “Un’insegnante della Florida è stata costretta a licenziarsi per aver mostrato agli studenti le foto del David di Michelangelo. Scambiare l’arte per pornografia è semplicemente ridicolo. Inviterò personalmente l’insegnante a Firenze per darle un riconoscimento a nome della città. L’arte è civiltà e chi la insegna merita rispetto”.

La replica della Galleria dell’Accademia

“È una cosa assurda, la nudità non corrisponde alla pornografia”, ha subito reagito Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, museo fiorentino che custodisce il David di Michelangelo. “Mi meraviglio di questi genitori, il David è il simbolo del Rinascimento che mette al centro dell’attenzione l’uomo nella sua perfezione così com’è stato creato da Dio. Il David  è una figura religiosa, è l’espressione della nostra cultura europea, rinascimentale non ha proprio niente di pornografico”.

E spiega:  “È un giovanotto nudo perché era un pastorello. La nudità non c’entra niente con la pornografia, la connessione tra queste due cose mi sembra impossibile. Il David è l’opera d’arte per eccellenza, così pulita, così sobria, chiara nella sua espressione. Per fare un’associazione con la pornografia bisogna avere una fantasia deformata”. Per Hollberg “bisogna capire cosa è stato fatto e detto” nella scuola, “ma se le cose stessero come sembra non c’è niente da discutere, stanno confondendo nudità con pornografia”.

Sergio Risaliti direttore del Museo Novecento di Firenze dalle pagine del quotidiano Repubblica.it ha aggiunto: “Di questo passo metteremo i ‘braghettoni’ al David di Michelangelo. Come venne fatto con i nudi del Giudizio Universale. Stessa sorte potrebbe accadere alla Venere del Botticelli, fino a mettere un reggiseno alla Danae di Correggio. La controriforma radicale che sta degenerando in America rischia di fare proseliti anche in Europa e presto, vista l’aria che tira, potrebbe scatenarsi in Italia”.

La Nazione, edita a Firenze, ha detto in un’intervista alla storica dell’arte Paola Cammeo: “Che sciocchezza. Il David è il simbolo della libertà”. Commentando la notizia sulla polemica sulla scultura, Cammeo ha detto: “L’arte ci insegna proprio a non nascondere. Penso che la cosa principale sia che la pornografia sia l’ignoranza”, ha detto. Commentando l’evento come “guerre culturali”, ha scritto il Corriere della Sera, “In America, dove gli stati conservatori spostano le scelte curriculari dagli insegnanti alle famiglie, la guerra culturale finisce l’istruzione produce mostri.

Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni, un artista essenziale dell’Alto Rinascimento italiano, creò questa magnifica scultura che sorgeva da un unico blocco di marmo tra il 1501 e il 1504. Una delle figure di spicco di Firenze, Michelangelo, che allora aveva solo 26 anni, fu incaricato di scolpire il suo statua in una serie che coprirà il tetto della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.  Ma una volta completato il pezzo da 6 tonnellate, era chiaro che sarebbe stato quasi impossibile sollevarlo. Fu così deciso di collocare la statua del David nel Palazzo della Signoria, dove rimase simbolo di forza e di sfida fino a quando fu trasferita definitivamente alla Galleria dell’Accademia nel 1873. Considerato uno dei più importanti capolavori dell’arte storia, la scultura in marmo è esposta come un’opera che definisce sia l’abilità dell’artista che il Rinascimento.

Si dice addirittura che Freud avesse la sindrome di Stendhal davanti alla statua del David. Illustre artista, scrittore e storico Giorgio Vasari; “Nessun’altra opera d’arte la eguaglia in proporzioni, bellezza e perfezione così giuste”, ha detto.

La statua raffigura David, una figura biblica. Davide combatte Golia, un filisteo molto potente. Disarmato, David usa una fionda per abbattere il suo nemico e poi lo decapita con la sua spada.

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