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Autunno è una ninfa dai capelli rossi

Alphonse Mucha personifica l’Autunno come una ninfa della mitologia greca nella sua opera “stagioni”.

Un Autunno declinato al femminile è dipinto da Alphonse Mucha nel 1896, nella prima serie dei suoi pannelli decorativi dedicata alle stagioni L’artista, nato in Moravia, era stato consacrato un anno prima a Parigi maestro dell’Art Nouveau grazie al manifesto disegnato per Sarah Bernardt nelle vesti di Gismonda, protagonista di un dramma in voga all’epoca. Il corpo elegante e flessuoso è quello delle modelle che l’artista fotografava prima di dipingerle. I capelli rossi incoronati da una ghirlanda di crisantemi evocano le donne dei preraffaelliti. I contorni marcati e stilizzati accompagnati al disegno realista ricordano quelli delle stampe giapponesi, già scoperte dagli impressionisti. Negli arabeschi senza fine si riflette l’influenza dei manoscritti gaelici e nei gioielli quella dei mosaici bizantini.

La pittura autunnale combinata con lineamenti femminili ha caratteristiche stagionali. Questi sono i colori del rubino, sabbia mattone, il colore dei verdi pallidi e una ricca tonalità di palude. La tristezza della fine dell’estate viene cancellata dalla presenza di una donna. La sua immagine e la sua fertilità aumentano il benessere. La vendemmia ei grappoli d’uva si trasformeranno presto in un vino ricco e delizioso. I frutti sul piatto di ceramica simboleggiano la fertilità del raccolto. Nell’aria regna il silenzio e la pace di una sera d’autunno. Un simbolico vitigno e pioli di legno sono presenti nell’opera come protagonisti dell’Autunno con i colori della sabbia o della terra.

La tecnica che usa non riguarda la pittura in senso tradizionale. Questa è una stampa a tinta unita con cui il maestro ama lavorare. Una padronanza magistrale della tecnologia affascina il pubblico. Alphonse Mucha fa con i colori quello che ha fatto Vivaldi attraverso i suoi appunti. Fili d’uva si intrecciano con motivi floreali stilizzati. Tutti i contorni confluiscono l’uno nell’altro, completando il quadro generale.

Prendiamo spunti in ombre e luce solare contrastanti. Questa donna non è povera, né ricca. Un modesto stile bizantino adorna un collo snello con un puntino modesto. Anche gli astri secchi su capelli vergini sembrano più ricchi e raffinati. L’abito è semplice e senza pretese, cotone, una tela sottile e fluida. Tutto si inserisce armoniosamente nel quadro solido e generoso dell’autunno terreno. Calma, pallida, ma bella a modo suo…

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