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Bergamo Film Meetings: 26 marzo – 3 aprile

Un omaggio a Tarkovskij Costa Gavras e Tanović

Vita gazette – Al via il Bergamo Film Meeting dedicato al cinema d’autore. BFM, che ha un programma molto ricco, rende omaggio anche a immortali mondiali come Andrej Tarkovskij, Costa Gavras e Danis Tanović, tra i massimi esponenti del cinema.

Uno degli antichi festival cinematografici italiani, i 40 anni “Bergamo Film Meetings””, è tornato al suo atteso evento, che si era preso una pausa durante il periodo della pandemia. Da sabato 26 marzo a domenica 3 aprile Bergamo torna ad essere un luogo di ritrovo per gli spettatori: sotto la guida del rappresentante aziendale di BFM Davide Ferrario, del direttore Angelo Signorelli e dello staff di selezione, il festival offre ai partecipanti un programma ricchissimo. Il festival porterà per una settimana i cinefili nel mondo del cinema, con oltre cento film, documentari, masterclass, webinar e conferenze su cinema e animazione per bambini. Tra gli eventi importanti del festival due retrospettive dedicate a Costa-Gavras e Danis Tanović e Tarkovskij. 

Da sabato 26 a domenica 3 aprile, l’auditorium di Piazza della Libertà e le altre sedi del festival (bergamofilmmeeting.it dispone anche di sala virtuale, informazioni e programma) tornano a essere un luogo di incontro multiplo per i cinefili. La pre-apertura di venerdì 25 marzo presenta un’opportunità unica, la proiezione acustica in una versione restaurata del capolavoro di Andrej Tarkovskij “Stalker” (1979) è tra i momenti clou della giornata. Ancora una volta, tra gli eventi più importanti della giornata di apertura c’è l’immortale Z movie di Costa Gavras, che ne descrive le strategie, gli attori, le istituzioni e la sua riflessione sugli individui innocenti. Anche altri film come Mad City, in cui Gavras critica i media, Amen e Lost, in cui esamina i rapporti tra religione e politica, brillano come protagonisti del festival.

Nella competizione internazionale BFM, 7 lungometraggi di finzione competono per un premio del pubblico e un premio per il miglior regista che sarà determinato dalla giuria internazionale formata sotto la presidenza del regista Volker Schlondorff. Nella sezione delle viste più ravvicinate, tra le attesissime proiezioni figurano anche 12 documentari internazionali indipendenti.

Mathieu Gérault-Sentinelle Sud (difficoltà causate dal ritorno della guerra)

Dietrich Brüggemann-Nö (un film in tredici parti sull’amore)

Mia Maariel Meyer-The Seed (un film sullo sfruttamento del lavoro)

Iker Elorrieta-The Radio Amateur (Un giovane autistico ossessionato dall’ingegneria radiofonica)

Alina Grigore-Blue Moon (La storia di una giovane ragazza che lotta contro la violenza domestica)

Darko Sinko – Inventario (Il dilemma di un uomo che viene colpito da una guardia del corpo senza motivo)

Zdenek Jiráský – Krystof (sulle purghe delle istituzioni religiose ceche nell’era stalinista)

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