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Decisioni di comunicazione etica 

“Non ci sono messaggi sociali tra insegnanti, genitori e studenti”

Vita gazette – Il social messaging, che viene utilizzato come sostituto della comunicazione faccia a faccia tra scuola, famiglia e studente, è vietato nella regione Lazio, che comprende anche il capoluogo Roma. L’Associazione Presidi del Lazio ha compiuto un passo che dovrebbe dare l’esempio al mondo intero. La sta rivedendo le regole del codice deontologico per la scuola e dice basta a gruppi WhatsApp di classe con anche i professori, ma anche ad amicizie social tra studenti e insegnanti. Le regole potrebbero ampliarsi a tutta Italia.

Il progresso della tecnologia ha influenzato anche la comunicazione interpersonale. Di tanto in tanto, queste opportunità iniziarono ad essere esagerate e persino abusate. Questo tipo di comunicazione, che non tiene conto dell’idea di “al posto giusto, il momento giusto e la persona giusta”, ha iniziato a causare problemi più seri quando si parla di scuole. L’eco costante delle conversazioni in classe di studenti e genitori, dei genitori che chiedevano di tenere conto dei voti dei loro figli e delle richieste di consigli personali raggiunsero proporzioni indesiderabili. Era urgente trovare una soluzione al problema quando anche gli insegnanti hanno partecipato a questa comunicazione.

L’Associazione si è attivata per rendere ufficiale la comunicazione scuola-studente-famiglia. Non ci sono gruppi WhatsApp comuni nella nuova disposizione. Nei social network mancano le amicizie tra professori, studenti e genitori. La comunicazione scuola-famiglia non avverrà attraverso social network e chat. La posta elettronica della scuola, il sito web dell’Istituto e la registrazione elettronica saranno utilizzati come canali ufficiali. E a questo si aggiunge il diritto di disconnettere i docenti: per esempio niente messaggi dopo le 19 se non per questioni di urgenza.

Tra le nuove normative rientrano norme: Per esempio, dovrebbero anche essere sanzionati i contenuti e i commenti social lesivi dell’immagine degli istituti scolastici. Anche I professori dovrebbero avere profili social chiusi.

Queste indicazioni non hanno per ora un valore amministrativo, ma solo etico e di prevenzione, anche se l’Associazione non esclude di presentare questo nuovo codice fra le proposte da inserire nel contratto nazionale di lavoro.

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