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DeepSeek bloccato in Italia

DeepSeek bloccato in Italia dal Garante della privacy, i motivi della decisione urgente per i dati italiani.

Il 28 gennaio, il Garante aveva inviato una richiesta di chiarimenti alle due società, chiedendo informazioni dettagliate sulla raccolta e il trattamento dei dati personali.

L’Autorità voleva verificare quali dati venissero raccolti, da quali fonti, con quali finalità e su quali basi giuridiche. Inoltre, ha chiesto chiarimenti sulla possibile conservazione di dati su server cinesi e sull’eventuale utilizzo di web scraping per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.

Le società cinesi coinvolte hanno dichiarato di non operare in Italia e di non essere soggette al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), posizione che l’Autorità italiana non ha ritenuto valida.

Le aziende avevano 20 giorni di tempo per rispondere. La risposta ricevuta è stata considerata insufficiente, spingendo il Garante a prendere un provvedimento immediato per la protezione degli utenti italiani.

A seguito delle risposte non valide, il Garante della Privacy ha quindi disposto la limitazione immediata del trattamento dei dati degli utenti italiani da parte di Deepseek.

Il provvedimento è stato adottato per garantire la tutela della privacy e per valutare possibili violazioni delle norme europee sulla protezione dei dati.

È stato vietato nella marina USA

Oltre alla limitazione, è stata aperta un’istruttoria per approfondire la questione. Le società cinesi continuano a sostenere di non essere soggette alla normativa Ue.

 

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