Bergamo ricorda le vittime: “Rinascerò, Rinascerai”
Vita gazette – Due anni fa, il microbo Covid è entrato nelle nostre vite. Da quel giorno, ci ha portato via sia i nostri cari che le nostre vite. Continua ancora a morire.
Due anni fa ci siamo svegliati con le prime immagini di camion militari che trasportavano le bare delle vittime del Covid provenienti da Bergamo. C’erano così tanti nella città da dover essere trasportate in altri comuni per la cremazione. E anche le vittime del Covid hanno aspettato in fila lì. Per cremare…
La benedizione dei feretri tutti in fila dentro le Chiese, i militari coperti dalla testa ai piedi dai dispositivi di protezione. Le strade vuote, l’immobilità nell’aria, la paura. Quel 18 marzo 2020 oggi è diventato Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. Coloro che non hanno trovato posto negli ospedali… Coloro che hanno lasciato questo mondo senza aver visto per l’ultima volta la madre, il padre o il figlio morti… Messaggi di solidarietà su balconi e finestre, canti che danno forza… E gli operatori sanitari… I nostri angeli che lavorano giorno e notte negli ospedali. I nostri cari dottori che curano chi non riesce a trovare posto negli ospedali di casa.. Due anni e le immagini di quel dolore muto sono nella nostra mente… E la canzone di Roby Facchinetti “Rinascerò, Rinascerai” è nei nostri cuori… In ricordo di tutti loro, oggi è Bergamo… Oggi per i nostri medici… Oggi per l’Italia… E oggi Rinascerò, Rinascerai…
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