Vita gazette – Papa Francesco, leader spirituale dei cattolici e presidente del Vaticano, ha affermato che la situazione a Gaza è senza speranza e ha chiesto con urgenza di evitare una catastrofe umanitaria.

Il Papa ha lanciato un “appello a Gaza” al mondo intero durante il ricevimento generale tenutosi mercoledì in Piazza San Pietro in Vaticano.

“Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata.Si faccia, per favore, tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria. Inquieta il possibile allargamento del conflitto, mentre nel mondo tanti fronti bellici sono già aperti. Tacciano le armi, si ascolti il grido per la pace dei poveri, della gente, dei bambini. La guerra non risolve alcun problema, semina solo morte e distruzione, aumenta l’odio, moltiplica la vendetta. Il 27 ottobre, ho deciso di indire una Giornata di digiuno, preghiera e penitenza per implorare la pace nel mondo”. Lo ha detto Papa Francesco, dell’udienza di oggi in piazza San Pietro.

La mattina del 7 ottobre le Brigate Izz ad-Din al-Qassam di Hamas hanno lanciato un attacco contro Israele chiamato “Diluvio di Aqsa”.

Mentre migliaia di razzi venivano lanciati da Gaza verso Israele, gruppi armati palestinesi hanno fatto irruzione e sequestrato il cancello di confine di Beit Hanun-Erez sul confine Gaza-Israele.

Da qui gruppi armati sono poi entrati negli insediamenti israeliani e l’esercito israeliano ha lanciato un attacco sulla Striscia di Gaza con dozzine di aerei da guerra.

È stato riferito che 1.405 israeliani, inclusi 304 soldati, sono morti e 3.968 israeliani sono rimasti feriti negli attacchi effettuati da Gaza.

Il Ministero della Sanità palestinese ha annunciato che 3mila persone sono morte e 12mila500 persone sono rimaste ferite a Gaza negli attacchi israeliani.

È stato affermato che 62 palestinesi sono morti e circa 1.250 persone sono rimaste ferite negli attacchi delle forze israeliane e dei coloni ebrei nella Cisgiordania occupata.

Infine, almeno 500 persone hanno perso la vita nell’attacco israeliano all’ospedale battista Al-Ehli di Gaza.