L’Italia trasforma gli “immigrati clandestini” in un problema internazionale;
“L’unica soluzione è fermare le partenze illegali”
Vita gazette – In seguito alla ribellione innescata dagli isolani dopo lo sbarco di migliaia di immigrati clandestini sull’isola di Lampedusa nei giorni scorsi e al conseguente stato di emergenza, il premier Giorgia Meloni ha invitato a Lampedusa la presidente dell’Ue, Ursula von der Leyen. Meloni ha detto: “Il confine dell’Europa è l’Italia. Questo non è solo un problema dell’Italia ma di tutta l’Europa. È il problema di tutti i paesi che verranno colpiti in seguito. Le Nazioni Unite a sostenere la prevenzione degli ingressi illegali”.
Questa mattina la premier italiana Giorgia Meloni è stata a Lampedusa, dove ha accompagnato in visita la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson. Sono state accolte dal presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e dal prefetto di Agrigento Filippo Romano. Alla visita partecipa anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
La protesta di cittadini
La protesta di cittadini, che hanno sbarrato la strada al convoglio di auto, ha vissuto qualche momento di tensione. Meloni, ha rassicurato un gruppo di isolani che manifestavano, sulla volontà del governo di aiutarli ad affrontare l’emergenza in corso. Dopo il breve colloquio con Meloni, i cittadini hanno liberato il passaggio. La delegazione si è quindi recata all’hotspot in contrada Imbriacola, prima di proseguire al molo Favaloro, dove ogni giorno sbarcano centinaia di migranti. Qui il gruppo istituzionale si è soffermato davanti alle decine di barchini ormeggiati davanti alla banchina, il “cimitero dei barchini”, come viene chiamata questa distesa di imbarcazioni di legno o alluminio. Al termine, la presidente del Consiglio e von der Leyen hanno tenuto dichiarazioni congiunte all’aeroporto.
Meloni: “i confini dell’Italia sono i confini dell’Europa”
In conferenza stampa la presidente del Consiglio dice: “Siamo a una portata tale di flussi che se non lavoriamo tutti insieme saranno investiti prima gli stati di frontiera e poi tutti gli altri. È un problema che coinvolge tutti e da tutti va affrontato e la presenza della von der Leyen è un segnale di consapevolezza. Questo un gesto di responsabilità dell’Europa verso se stessa perché i confini dell’Italia sono i confini dell’Europa”.
“L’unica soluzione è fermare le partenze illegali”
“L’unica soluzione è fermare le partenze illegali, servono soluzioni serie e remare tutti insieme”. E chiede maggiore coinvolgimento dell’Onu. “L’unico modo di affrontare seriamente il problema è fermare le partenze illegali. Questo è quello che ci chiedono i cittadini ma anche i rifugiati. Credo che un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite sia assolutamente necessario”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“domani porteremo la norma!”
“Nel Consiglio dei ministri di domani porteremo la norma per estendere al massimo consentito dalle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia. E daremo mandato al Ministero della difesa di attivarsi immediatamente per realizzare le strutture necessari. Ho sempre ritenuto che i percorsi di gestione dei migranti che arrivano dovessero essere diversi tra gli uomini soli in età lavoro e mamme e under 14. È anche oggetto dei provvedimenti che prenderemo domani in Consiglio dei ministri, l’ipotesi dell’estensione del trattenimento per rimpatrio riguarda i meno fragili, il tema di donne e minori di 14 anni va trattato a parte”. ha aggiunto Meloni.
Von der Leyen: sfida europea che richiede risposta europea
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto: “Quella dell’immigrazione illegale è una sfida europea che richiede una risposta europea. Saremo noi a decidere chi arriva in Europa e non i trafficanti”. Von der Leyen concludendo la presentazione del piano d’azione in dieci punti al termine della visita a Lampedusa. Von der Leyen ha citato: possibili nuove missioni navali, rimpatri più veloci e corridoi umanitari per l’immigrazione legale.
Francia è solidale con l’Italia
C’è anche di una telefonata fra Meloni ed Emmanuel Macron. Macron ha ribadito che la Francia è solidale con l’Italia di fronte alla sfida migratoria che investe l’isola di Lampedusa e nel colloquio è stato deciso di affrontare la sfida e di rafforzare la cooperazione a livello europeo. Anzi questo è la promessa di collaborazione non solo nella gestione dei flussi alle frontiere ma anche nella strategia diplomatica con Tunisi.
Le prossime piedi
Il principio della difesa dei confini esterni è previsto nel Patto su migrazione e asilo. Intanto, in chiave dissuasiva, è stata tradotta e rilanciata dalle ambasciate d’Italia in Africa e nel mondo arabo la parte del videomessaggio in cui Meloni invitava a non intraprendere le traversate del Mediterraneo, per la pericolosità e perché per gli irregolari saranno “trattenuti e rimpatriati”. Meloni punterà sul tema migranti anche nel suo discorso all’assemblea generale dell’Onu a inizio settimana. E al prossimo Consiglio Ue di ottobre formalizzerà la richiesta di una nuova operazione militare di sicurezza marittima, come fu Sophia, nata nel 2015 ma naufragata prima della terza e decisiva fase.
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