Scoperta nell’antica città di Loadikya!
Ritrovata la testa della statua di Igea
Vita Gazette – In un notevole ritrovamento archeologico, la testa mancante di una statua di Igea, la dea della salute, è stata portata alla luce nell’antica città di Laodicea. Si stima che questa testa, testimonianza dell’antico artigianato, abbia circa 2.100 anni, una scoperta rara e di inestimabile valore.
Nella mitologia greca e romana, Hygieia, conosciuta anche come Hygeia, è la figlia di Asclepio, il dio della medicina e la dea della salute e della pulizia. Nella religione greca e romana, il culto di Igea è associato strettamente a quello del padre Asclepio, tutelando in questo modo l’intero stato di salute dell’individuo. Igea viene invocata per prevenire malattie e danni fisici, Asclepio per la cura delle malattie e il ristabilimento della salute persa.
Il suo nome, Hygieia, è l’origine etimologica della parola igiene. Questa connessione sottolinea il significato storico e il ruolo della dea nel plasmare le antiche pratiche mediche.
Svelando un mistero del passato, la testa di una statua, ritenuta quella della dea Igea, è emersa dalle profondità dell’antica città di Laodicea, nella provincia di Denizli di Türkiye. La ricerca del corpo di questa enigmatica testa della statua continua, promettendo ulteriori rivelazioni.
Laodicea, risalente al 5500 a.C. è un’antica città inserita nella lista dell’UNESCO. Durante gli scavi nell’edificio scenico del Teatro Occidentale, che risale al II secolo a.C. sono stati ritrovati molti pezzi scultorei grandi e piccoli risalenti a 2.100 anni fa. Tra queste statue è stata rinvenuta la testa attribuita a Igea, dea della salute e dell’igiene, rafforzando la tesi secondo cui Laodicea, città commerciale, aveva anche una scuola di medicina.
Igea, la dea della salute e della pulizia, non è semplicemente una figura mitologica. È lei l’origine stessa della parola igiene, un concetto profondamente radicato nella società. Nei tempi antichi, era venerata per la sua fede nel potere di curare le malattie, cosa che influenzò in modo significativo le pratiche mediche di quell’epoca, gettando le basi per la nostra moderna comprensione della salute e dell’igiene.
Il capo degli scavi, il Prof. Dr. Celal Şimşek, ha illuminato le profonde implicazioni della scoperta della testa della statua. Sottolinea: “Penso che sia importante perché è un’opera molto finemente realizzata del primo periodo, soprattutto del tardo ellenismo e dell’imperatore Augusto, in cui viene riproposta l’arte classica. La testa leggermente più grande del normale, realizzata in marmo bianco finemente poroso, sostiene una scuola di medicina a Laodicea. Questa scoperta, unita alle fonti antiche che menzionano numerosi medici formati in questa scuola medica e alla menzione di un unguento per gli occhi durante la diffusione del cristianesimo, che indica l’importanza degli oftalmologi, offre uno sguardo unico nella conoscenza medica dell’epoca, ispirandoci ad approfondire antiche pratiche mediche”.
Affermando che durante gli scavi è stata portata alla luce la parte della testa della statua di Igea, la dea della salute e della pulizia, figlia di Asclepio, il dio della medicina nell’antichità, Şimşek ha detto che gli sforzi continuano per trovare la parte rimanente della statua.
Una statua dell’imperatore romano Traiano
Durante gli scavi in corso nell’antica città di Laodicea nel 2019, d.C., è stata ritrovata una statua dell’imperatore romano Traiano, costruita nel 113. Accanto alla statua, rinvenuta e assemblata in 356 pezzi, è stata rinvenuta la raffigurazione di un soldato nemico daco con le mani legate dietro la schiena.
La statua di Traiano, alta 3 metri e recante dei simboli, presenta un’armatura e simboli che dimostrano che è un imperatore crudele contro i nemici ma protettivo contro gli amici, che esprime amicizia e fertilità, protegge l’arte ed è un potente imperatore.
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